COMO – Il Partito democratico della provincia di Como ha presentato questa mattina i candidati alle elezioni regionali del 4 marzo. Accanto a Giorgio Gori scendono in campo Angelo Orsenigo, Maria Rita Livio, Alberto Gaffuri, Elide Greco, Angelo Colzani e Teresa Carmela Riccobene.
“La Lega e Maroni ci avevano detto che avrebbero tenuto il 75% delle tasse in Lombardia, invece si sono limitati a indire un referendum costoso e inutile – ha detto Federico Broggi, vicesegretario del Pd comasco, presentando i candidati –. Per quanto ci riguarda, un esempio vale per tutti: il pedaggio della tangenziale che doveva essere tolto da questo mese, si è rinviato a giugno e non sappiamo che fine farà. Intanto, però, il centrodestra riesuma l’autostrada Como-Varese-Lecco, che significherebbe costi esorbitanti”.
Broggi ha spiegato come il Pd è arrivato a individuare la rosa di candidati: “Abbiamo incontrato il territorio, gli iscritti, i simpatizzanti e abbiamo portato nelle nostre comunità e nelle nostre aziende il candidato Gori per ascoltare, farlo conoscere e identificare i candidati che meglio ci rappresentano”. Persone estremamente riconoscibili, forti, che stanno tra la gente, il cui impegno civico è riconosciuto, ha fatto presente il vicesegretario, prima di passare la parola a ognuno di loro per una breve presentazione.
“Ho deciso di candidarmi per portare avanti l’esperienza iniziata a Figino Serenza – ha esordito Angelo Orsenigo, sindaco del Comune e attuale segretario provinciale del Pd –. Voglio rappresentare le istanze del territorio canturino e marianese, ma anche occuparmi dei problemi della sanità, con i pronto soccorso affollati, le liste d’attesa eccessive, una riforma sanitaria da rivedere”.
“Mi candido con lo spirito della presidente che lavora per l’intero territorio comasco, con la speranza di poter fare qualcosa di veramente concreto e utile per il nostro territorio, che è stato considerato poco e male, finora, vivendo una sorta di inferiorità che vede sempre primeggiare altre province rispetto alla nostra – ha detto, invece, Maria Rita Livio, presidente della Provincia di Como –. I temi da affrontare vanno dalla sanità ai servizi, dal lavoro alla formazione professionale”.
Cinque gli impegni fondamentali, poi, per Alberto Gaffuri, sindaco di Albese con Cassano: “La gratuità del primo lotto della tangenziale, perché è impensabile che siamo ancora nel limbo. La realizzazione del secondo lotto per l’erbese perché tutti quei comuni lo chiedono. I pendolari: la Asso-Milano è ottocentesca, la Como-Milano ha stazioni senza nemmeno le pensiline e servono investimenti veri. I frontalieri: 23mila persone che vanno ogni giorno a lavorare in Canton Ticino vengono aggredite politicamente in modo inaccettabile. La prevenzione idrogeologica, perché un piccolo incendio non può trasformarsi nel rogo di 500 ettari”.
Per Elide Greco, consigliera comunale con sindaco Lucini, “le più grandi difficoltà si trovano nella situazione sociale: disabili, anziani, malati cronici. La Regione ha fatto un cammino, in questo senso, ma non sufficiente. Per loro, per i giovani cui insegno, per lo sport, per la cultura, per l’ambiente, mi impegnerò con energia e volontà, avvicinando le persone alla politica in modo semplice, dando risposte alla gente, come ho fatto per i quartieri di Como”.
Angelo Colzani, vicesindaco di Bellagio, dopo la fusione con Civenna, dirigente di Trenord in pensione e presidente dell’Agenzia del trasporto pubblico locale, i temi sono naturalmente due: “Visto l’ottimo risultato ottenuto dalla fusione per un paesino piccolo come il mio, sicuramente un impegno sarà per modificare le leggi regionali e favorire le aggregazioni dei Comuni. E sul fronte dei trasporti, poiché stiamo vivendo una sorta di medioevo ferroviario, bisogna puntare a fare sistema in Lombardia, perché ora persino l’integrazione tariffaria è lontana da venire. Guardando anche ad altre forme di trasporto come la navigazione dei laghi, che sgraverebbe molte strade, soprattutto da noi”.
Infine, Teresa Carmela Riccobene che, pur non potendo essere presente, si descrive come una persona “pragmatica e coerente che, partendo dai problemi irrisolti, ritiene sia necessario attuare soluzioni concrete da realizzare nel prossimo quinquennio amministrativo con Gori presidente”.