Erba, Ponte Lambro

Como Acqua, successo per l’incontro pubblico, il tema anche in Consiglio a Erba

Caterina Franci 7 Novembre 2017

Attualità, Erba, Ponte Lambro

Sala consiliare piena lunedì sera a Ponte Lambro per l’incontro sull’acqua

 

PONTE LAMBRO/ERBA – “Una serata proficua, a cui hanno partecipato tanti cittadini e durante la quale i sindaci favorevoli al progetto di Como Acqua Srl hanno cercato di illustrate i vantaggi di un unico e pubblico gestore dell’acqua in Provincia di Como. Siamo uniti e determinati”.

Ettore Pelucchi, sindaco di Ponte Lambro, commenta così l’incontro avvenuto lunedì sera presso il municipio. “Fermiamo la privatizzazione dell’acqua” il titolo della conferenza alla quale hanno partecipato diversi sindaci (Albese, Caglio, Caslino, Rezzago, Sormano, Tavernerio), Piergiacmo Micalef, Presidente Como Acqua Srl, Valerio Perroni, Vicepresidente Uffio d’Ambito di Como, Fabio Bulgheroni, Vicepresidente Controllo Analogo di Como Acqua Srl, Roberto Fumagalli,  Presidente Circolo ‘Ilaria Alpi’ e Giacomo Licata, Segretario Generale Cgil Como.

“Purtroppo nel Triangolo Lariano ancora troppi comuni non si sono espressi a favore della gestione pubblica dell’acqua – ha ricordato Pelucchi – mentre tre, Erba, Albavilla e Canzo, hanno votato contro la fusione. Il 15 novembre prossimo si terrà l’assemblea di Como Acqua durante la quale siamo chiamati a votare: il tempo stringe, ogni dubbio o ‘astensione’ rischia di ‘affossare’ una soluzione che invece, per il nostro territorio, è più che auspicabile”.

All’incontro di ieri era assente (giustificato) il Comune di Erba, impegnato in Consiglio Comunale. In apertura di seduta però il tema Como Acqua è stato sollevato dal consigliere di minoranza Claudio Ghislanzoni (Erba Primaditutto), che si è detto “fortemente preoccupato”, richiedendo al sindaco Airoldi la convocazione di un consiglio comunale d’urgenza per discutere di eventuali nuovi sviluppi sulla questione: “Un’apertura al dialogo come quella avanzata da Cantù – ha dichiarato – sarebbe auspicabile. Andremo al voto non solo con il no del Consiglio Comunale, ma anche con il parere negativo della nostra partecipata, Asil, il che vuol dire che la società non entrerà a far parte di Como Acqua, svalutando il peso di Erba”.

Nella discussione sono intervenuti anche i consiglieri di minoranza Doriano Torchio (Democrazia Partecipata) e Enrico Ghioni (PD e Liste Civiche di centrosinistra): “Lascerei da parte la matematica e l’economia – ha commentato Torchio – su questa faccenda abbiamo un unico mandato di tipo morale, quello che il voto al referendum del 2011 ci ha consegnato: l’acqua deve essere un bene pubblico, non privato”.

Veronica Airoldi, sindaco di Erba

“Se non dovessimo entrare in Como Acqua – ha rincarato Ghioni – il Comune di Erba ha un piano B? Onestamente non mi sembra che il voto contrario sia stato espresso per salvaguardare gli erbesi e Asil. Invito il sindaco a pensarci bene, parliamo di 1 milione e mezzo di euro che potrebbero sfumare”.

Pronta la risposta del sindaco Veronica Airoldi: “Nessuno, io per prima, ha mai detto che l’acqua non deve essere un bene pubblico. L’obiettivo della fusione, l’ho sempre ribadito, è qualcosa che condivido, ma non in questi termini. Troppe cose non mi sono state chiarite, quella delle perizie in particolare è la più urgente allo stato attuale. Vorrei evitare si creino discrepanze troppo grosse e insanabili, visto che se viene fatta una valutazione errata della nostra partecipata la differenza dovrà essere saldata. E non potrà farlo il Comune direttamente – ha chiarito – visto che non ne ha le risorse, ma i cittadini”.

“Ci tengo poi a ribadire – ha concluso – a prescindere delle perizie, che il mio interesse come pubblico amministratore è anche quello di non vessare i cittadini con un ulteriore aumento delle bollette. Como è l’unica Provincia lombarda dove non è ancora stato attivato il servizio idrico integrato, in tutte le altre province dove il passo è già stato fatto si è verificato un aumento sensibile delle bollette dell’acqua, ho ragione di credere che avverrà lo stesso a Erba. E non lascerò che ciò avvenga senza i dovuti chiarimenti da parte di Como Acqua”.