PONTE LAMBRO – “Nel giro di un mese e mezzo ai cittadini di Ponte Lambro sono arrivate due sostanziose bollette da Asil per il pagamento dell’acqua. Contattato dagli stessi cittadini per avere spiegazioni del fatto ho provato ad informarmi e quanto appreso mi costringe a ribadire un giudizio negativo su questa amministrazione”.
Sono le bollette dell’acqua al centro dell’intervento del consigliere Francesco Cocchiararo (Valori in Comune): “Di norma – ha spiegato – la fatturazione viene effettuata due volte l’anno, di 6 mesi in 6 mesi, invece a Ponte Lambro le due fatture ricevute per l’acqua da Asil coprono rispettivamente un periodo di 7 e 8 mesi. Passando oltre a questa prima stranezza vengo ai fatti: la prima bolletta ricevuta, anche dal sottoscritto, è datata 7 marzo 2017 ed è relativa al periodo da ottobre 2015 a maggio 2016. La seconda è stata emessa il 26 maggio 2017 (con scadenza il 5 luglio per il pagamento), recapitata ai pontelambresi il 23 giugno, quasi un mese dopo, relativamente al periodo da maggio 2016 a gennaio 2017, altri 8 mesi. Due vere e proprie ‘stangate’ nel giro di un mese e mezzo, a cui presto si aggiungerà una terza fattura visto che il semestre sta maturando”.

Il consigliere come raccontato ha quindi cercato spiegazioni, chiedendo dapprima lumi in comune: “Mi è stato detto di rivolgermi direttamente ad Asil, perché le fatturazioni venivano da lì. Ho chiamato e cercato di mettermi in contatto con il direttore, ma tant’è: non mi è stato possibile, era sempre occupato e non sono mai stato richiamato. Dopo diversi tentativi vengo messo in contatto con un ingegnere, che con tono polemico mi spiega che la fatturazione dell’acqua è passata direttamente ad Asil su convenzione con il Comune di Ponte Lambro per una questione di format, che gli uffici comunali non potevano compilare”.
“Io dico che dobbiamo indignarci – ha proseguito senza mezzi termini Cocchiararo – non si possono fare le convenzioni e poi lavarsene le mani e lasciare carta bianca all’ente convenzionato, il Comune deve controllare, non semplicemente demandare. I cittadini meritano più rispetto, sono già vessati, e ricevere due bollette dell’acqua nel giro di un mese e mezzo è assurdo, visto che non parliamo di pochi soldi oltre tutto”.
Di soluzioni alternative, per il consigliere di opposizione, ce ne sarebbero: “Fatturare di 4 mesi in 4 mesi ad esempio consentirebbe di avere maggiore liquidità in entrata e di evitare che Asil aspetti 9 mesi per emettere un’altra fattura a carico dei cittadini. Il fatto evidente è comunque uno solo: i cittadini stanno iniziando ad accorgersi che l’operato del sindaco è discutibile” ha concluso.