
ERBA – “Non è accettabile che gli iscritti storici al partito non siano stati avvertiti di queste intenzioni, sono estremamente amareggiata per il modo con cui è stato dato l’annuncio della nascita di un gruppo consiliare di Forza Italia”.
Non ha nascosto la delusione il primo cittadino Marcella Tili che giovedì sera in apertura di Consiglio Comunale è intervenuta personalmente sulla frattura all’interno della sua maggioranza. Una “separazione serena” come l’aveva definita il consigliere Giorgio Zappa, capogruppo della nuova formazione insieme ai consiglieri Francesco Vanetti e Matteo Redaelli e di fatto “nell’aria” come aveva commentato la capogruppo PdL Anna Proserpio, ma che non ha convinto del tutto nei modi e nei tempi.
“Non è questa la Forza Italia che conoscevo e che ha lavorato per dieci anni – ha commentato il sindaco – nel nuovo gruppo ci sono tre consiglieri che negli elenchi non risultano iscritti. Il gruppo storico si riserva di prendere delle decisioni democratiche, io sono per il Popolo della Libertà”.
“Quando c’è da lavorare le persone del partito, Forza Italia, ti chiamano, quando si lavora insieme in condivisione si prende poi una pedata in quel posto – ha dichiarato senza mezzi termini Anna Proserpio – sebbene si sapesse già che sarebbe andata a finire così non nego amarezza per questa situazione che tutto lascia intendere fuor che intenti di condivisione tanto richiamati”.
Per la capogruppo leghista Erica Rivolta, intervenuta nella discussione preliminare all’inizio del consiglio, la colpa della rottura è imputabile al sindaco stesso, “incapace di tenere unita la sua stessa maggioranza“: “Il Pdl non esiste più da un pezzo, non entriamo nel merito degli altri partiti però lo abbiamo detto tante volte – ha detto Rivolta – dietro al sorriso da ‘the show must go on’ si stava consumando la frattura della maggioranza. E’ accaduto anche in passato, la colpa è del leader“.
A parlare è stato anche il vicesindaco Claudio Ghislanzoni, rompendo il silenzio fino a ieri sera mantenuto sulla questione: “Io non credo che la colpa delle fratture sia sempre nei leader ma di chi non è aperto al dialogo” ha detto, riferendosi agli ‘avversari’ del Carroccio che, come noto, sul suo nome come candidato sindaco hanno calato il veto. “Prima di tutto – ha proseguito Ghislanzoni – ci vuole dignità e rispetto delle persone. E mi spiace dirlo ma la comunicazione letta ieri dal gruppo di Forza Italia senza nessun avviso ha dimostrato mancanza di rispetto”.
Dopo la parentesi di chiarimenti e dichiarazioni il consiglio comunale si è svolto tutto sommato in un clima pacato. Non resta che aspettare che la campagna elettorale entri nel vivo. Alle urne con ogni probabilità si andrà nel mese di giugno: l’obiettivo delle diverse forze politiche in gioco, ora, è quello di creare una squadra.