Valcamonica: fatture false per circa 13 milioni, una denuncia

Caterina Franci 30 Gennaio 2017

Fuori provincia

BRESCIA – I finanzieri della Tenenza di Pisogne, al termine di un’attività di verifica fiscale,avviata nel mese di febbraio 2016, hanno scoperto un articolato sistema fraudolento, perpetrato mediante l’emissione di fatture per operazioni inesistenti, in grado di permettere a numerose aziende utilizzatrici di evadere le Imposte sui redditi, Iva e Irap, con conseguente danno per le Casse dello Stato e indebito vantaggio rispetto
alle aziende concorrenti che operano onestamente sul territorio bresciano.

Nello specifico, è stata constatata una frode milionaria che ha riguardato gli anni d’imposta dal 2010 al 2013, posta in essere da un’azienda solo formalmente operante nel settore delle vendite pubblicitarie, ma che in realtà rivestiva il ruolo di “cartiera”.

L’attività eseguita dalle fiamme gialle pisognesi è risultata particolarmente complessa alla
luce della totale assenza dell’intero impianto contabile (fatture di vendita comprese). I finanzieri, al fine di ricostruire tutte le operazioni di vendita della società camuna hanno fatto ricorso allo strumento investigativo delle indagini finanziarie, che ha permesso sia di quantificare il danno cagionato all’Erario sia di individuare il soggetto responsabile che, grazie a tale sistema, era riuscito a “gonfiare” fittiziamente i costi per poter dichiarare falsamente un utile imponibile di molto inferiore rispetto al reale.

L’evasione correlata alle fittizie fatture supera i 13,5 milioni di euro tra Imposte sui redditi, Irap ed Iva.

Al termine dell’attività di verifica la Guardia di Finanza ha denunciato il rappresentante della società alla Procura della Repubblica di Brescia per emissione di fatture false ed occultamento e/o distruzione delle scritture contabili.