ALBAVILLA – Alessandro Fermi ospite della trasmissione Aria pulita su La7 Gold in diretta dagli studi di Assago. Sindaco di Albavilla fino all’elezione in Regione Lombardia, Fermi ha portato anche l’esempio del suo paese raccontando la propria esperienza di amministratore albavillese.
All’interno della puntata di mercoledì 4 settembre, sono stati tanti i temi trattati. L’occasione per parlare di Albavilla è arrivata toccando il problema della tassazione. Al centro dell’attenzione i servizi che i Comuni offrono in rapporto ai tagli dello Stato nei confronti dei Comuni. Una questione spinosa che Fermi ha dovuto affrontare di persona fino a qualche mese fa. “Sono stato sindaco di un piccolo paese, Albavilla, e la grande sfida è stata quella di riuscire a non alzare le tasse: noi abbiamo lasciato invariate Irpef e Imu. E altrettanto importante è far rientrare il denaro di chi non paga. Noi siamo riusciti recuperare 70 mila euro all’anno solo sul fronte Irpef”. Qualche suggerimento anche per il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia: “Oggi la spesa del personale copre il 60% dei bilanci perciò occorre tagliare fin dove è possibile in questo campo”.
Fermi ha trattato con la conduttrice della trasmissione, Simona Arrigoni, anche i temi della cronaca, arricchendo la discussione anche con le proprie conoscenze professionali. La tragedia di Brescia, per esempio, costata la vita a una ragazza di 29 anni per mano di un assassino che ha inscenato un suicidio. Fermi ha potuto addentrarsi in questo tema anche sulla base della propria esperienza di avvocato. E in modo altrettanto puntuale ha discusso di magistratura e dei referendum che attualmente se ne stanno occupando.
E poi alcuni interventi in diretta da parte degli spettatori lo hanno portato a dover affrontare il tema del berlusconismo. Fermi si è detto certo del fatto che il 9 settembre non accadrà nulla: “Prevedo un rinvio, niente di più. Silvio Berlusconi non farà cadere il Governo e sono certo che non chiederà la grazia. E in ogni caso è di ieri mattina una telefonata di Giorgio Napolitano a Gianni Letta in cui ammoniva di scordarsi la grazia se mai sarà chiesta”.
Un intervento a 360° insomma per l’albavillese, terminato alle 13.30, dopo un’ora e mezza di trasmissione in diretta: dalla politica locale a quella nazionale, passando per la cronaca e l’attualità.