Referendum, la Lega esulta, il Pd: “Ora guardare avanti”

Caterina Franci 5 Dicembre 2016

Politica

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COMO-ERBA – Il giorno dopo il referendum costituzionale, dove il no ha nettamente vinto sul sì, lascia spazio ai commenti da parte dei sostenitori del fronte del sì e di quello del no.

Amarezza e delusione ma anche “soddisfazione per aver assistito a un esercizio di grande democrazia” da parte del Partito Democratico:“Nella giornata di ieri – fanno sapere dalla Federazione Provinciale di Como del partito – abbiamo assistito ad un grande esercizio di democrazia: gli italiani, dopo tanti anni di forte astensionismo, hanno votato in misura superiore alle aspettative per determinare il loro futuro. Da oggi si tornerà a lavorare duramente per i problemi che attanagliano il nostro Paese ma l’amarezza per aver perso l’opportunità di segnare il futuro adeguando il testo costituzionale alle attuali esigenze è forte. Il messaggio di Matteo Renzi è stato semplice e chiaro, ora tocca a chi si è schierato contro questa Riforma presentare una risposta credibile, per andare al voto e inaugurare una nuova stagione di riforme“.

Esultano i sostenitori del no, soddisfatti dell’esito del voto: il no ha vinto in gran parte dei comuni comaschi. A Erba sono stati 9.586i votanti (73,97%). Il no ha stravinto sul si, con il 56,14% dei voti contro il 43,86%.

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Eugenio Zoffili, Erica Rivolta, Claudio Ghislanzoni e Marcella Tili, sostenitori del No

 

“5.345 volte grazie” è il commento affidati ai social dal consigliere leghista Eugenio Zoffili che insieme al capogruppo Erica Rivolta e al centro destra ha sostenuto il no durante la campagna referendaria.

Per il Segretario del Pd erbese Michele Spagnuolo “il dato certamente positivo è quello relativo all’affluenza”.

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Michele Spagnuolo

 

“E’ stato un voto chiarissimo, logiche le dimissioni del premier – ha commentato – ma resta che l’Italia ha perso una grande occasione. Il nostro è un paese con grandi potenzialità, preso atto di questa sconfitta non possiamo che guardare avanti e andare avanti, mettendoci però bene in testa che ora vanno fatte delle scelte importanti, ad esempio la legge elettorale“.

“Il fronte del no è comunque frastagliato, il Pd ha la maggioranza in Parlamento, abbiamo il compito di fare delle proposte, tutti insieme. Il mio timore – ha confidato – è che ora ognuno voglia intitolarsi questa vittoria, secondo una logica politica da scongiurare. I sostenitori del no esultano non nel merito del referendum, e pensano già a chi di loro andrà al Governo. Sarebbe una logica di opportunismo che personalmente non approvo”.

“Resto felice – ha concluso Spagnuolo – di essermi speso e confrontato per 15 serate su tutto il territorio, ora serve guardare avanti, insieme”.