COMO-LECCO – “Occorre una veloce approvazione del Testo Unico sul vino che va a tagliare del 50% il tempo dedicato alla burocrazia, con 100 giornate di lavoro che ogni impresa vitivinicola è costretta ad effettuare per soddisfare le 4mila pagine di normativa che regolamentano il settore”.
Ad affermarlo è la Coldiretti Como Lecco in occasione del via libera dell’Aula del Senato all’unanimità (178 voti) al decreto legge sulle semplificazioni del settore che dovrà purtroppo tornare alla Camera per l’approvazione definitiva, a distanza di oltre due anni dall’avvio dei lavori parlamentari.
Dal vigneto alla bottiglia l’attuale normativa – aggiunge Coldiretti – rende necessario adempiere a più di 70 pratiche che coinvolgono 20 diversi soggetti.
“La burocrazia – ha sottolineato Claudia Crippa, presidente del Consorzio Terre Lariane IGT – è il principale ostacolo al nostro lavoro che invece ha consentito all’intero comparto vitivinicolo nazionale di realizzare un fatturato record di quasi 10 miliardi nel 2015 soprattutto grazie all’export che è stato di 5,4 miliardi e risulta in ulteriore aumento del 3% nei primi otto mesi del 2016.
Nelle nostre due province – ha aggiunto Crippa – si fa viticoltura nell’area brianzola di Montevecchia, così come nelle zone più settentrionali: la superficie a vite è maggiormente presente in provincia di Lecco, con 65 ettari, mentre quella di Como ne conta 23 e, rispettivamente, si producono mediamente 2.600 e 800 quintali di uva. Questi numeri, seppur rappresentano un settore di nicchia, hanno un altissimo valore per la salvaguardia del territorio e per il rilancio del comparto che, nei fatti, sta avvenendo”.
“Il Testo Unico – conclude il presidente della Coldiretti Como Lecco Fortunato Trezzi – è il risultato di una lunga mobilitazione di Coldiretti e porterà alla semplificazione delle comunicazioni e adempimenti a carico dei produttori, revisione del sistema di certificazione e controllo dei vini a denominazione di origine ed indicazione geografica con un contenimento dei costi, alla revisione del sistema sanzionatorio, l’introduzione di sistemi di tracciabilità anche peri i vini a IGT e norme per garantire trasparenza sulle importazioni dall’estero.”