
ERBA – “Abbiamo fatto accesso agli atti ai documenti autorizzativi dell’antenna di Campolongo, per inquadrare la questione, e abbiamo avuto diverse sorprese, che ci hanno spinto a presentare all’amministrazione comunale un’istanza di chiarimento ufficiale“.
Lo ha annunciato Raffaele Erba del Movimento 5 Stelle di Erba, che nei mesi scorsi si era schierato dalla parte dei residenti in merito al posizionamento dell’oramai noto antennone Wind a Campolongo, a fianco del cimitero di Arcellasco.
Una questione dibattuta, approdata in Consiglio Comunale attraverso la mozione presentata dal gruppo PD e di fatto “bocciata” dalla maggioranza, ma su cui i riflettori, almeno per ora, sembrano non volersi spegnere.
“L’accesso agli atti da noi effettuato – ha spiegato Erba – ci ha permesso di fare un po’ di ordine in una vicenda assolutamente non chiara. Per capire meglio la storia di quest’antenna bisogna ricollegarsi alla precedente destinazione, ovvero al sito di via Verdi: dalle dichiarazioni fatte e riportate dalla stampa l’antenna sembrava essere stata spostata dall’amminstrazione a seguito dell’istanza promosso dai residenti di quella zona. Non è invece andata così – ha continuato – perchè dai documenti risulta chiaramente che l’antenna in quel sito non poteva essere posata per via di alcuni vincoli“.

“Risale al luglio 2015 la richiesta di autorizzazione da parte di Wind per il posizionamento dell’antenna in via Verdi, l’amministrazione comunale aveva 90 giorni per rispondere. La pratica è invece passata per silenzio assenso e così il Comune ha trovato autorizzata una situazione che, di fatto, non era stata ancora autorizzata perchè il piano elettromagnetico, ricordo, ai tempi non era ancora stato approvato” ha spiegato il pentastellato, ribadendo che l’amministrazione non si sarebbe interessata alle istanze dei cittadini ma, resasi conto della presenza del Centro Noi Genitori, luogo sensibile, avrebbe cominciato una frettolosa corsa ai ripari“.
“La seconda sorpresa – ha continuato Erba – è che analizzando le lettere accompagnatorie in cui si elencano i documenti consegnati per le autorizzazione delle antenne, non risultano presenti alcuni allegati. Per via Verdi manca il contratto di locazione dell’area, un documento molto importante per stabilire quanto era stato pattuito tra privato (che aveva dato in concessione l’area, ndr) e Wind. Per Campolongo invece non risulta presenta il fascicolo della richiesta di autorizzazione paesaggistica, anche se dalla relazione effettuata dal tecnico incaricato dalla Wind l’area era stata inquadrata come sensibile. La cosa – ha concluso – risulta ancora più strana perché invece per il sito di via Verdi tale documentazione è presente anche se non richiesta”.
“Alla luce di quanto emerso necessitiamo un chiarimento, che speriamo di poter avere il prima possibile” ha detto Raffaele Erba.