
ORSENIGO – Una mobilitazione lampo, organizzata e portata a termine in meno di una settimana, per aiutare le popolazioni terremotate del Centro Italia.
Protagonisti di questa bella pagina di solidarietà sono i volontari del Radio Club Cb 90 di Orsenigo e Montorfano. A raccontare l’iniziativa è stato il presidente Luigi Sartori: “Tutto è partito dal programma di Barbara D’Urso che raccontava di questo barbiere di Norcia che aveva iniziato a chiedere del materiale usato. Così abbiamo deciso di organizzare anche noi una raccolta di materiale, ma non per canale 5, e nemmeno per Norcia. Potrebbe sembrare strano ma ho pensato che se dovesse succedere un terremoto qui nelle nostre zone i più penseranno a Erba, Como, Cantù…non di certo ad Orsenigo, un piccolo paesino di poche anime e quasi sconosciuto. Da subito quindi ho deciso che la nostra azione avrebbe dovuto essere destinata a un paese ‘escluso’ in qualche modo dalle diverse attenzioni mediatiche“.

Quindi, grazie a un volontario con amici a Pescara, il gruppo si è messo in contatto con le zone terremotate nelle Marche: “Abbiamo deciso di muoverci lo scorso finesettimana – ha proseguito Sartori – il nostro volontario ha contattato i suoi conoscenti per chiedere loro di indagare un po’ dove servisse maggiormente aiuto. Loro hanno risposto subito, parlando di questi tre paesi molto bisognosi, Montefiascone (in provincia di Viterbo), Fiastra e Acquacanina (in provincia di Macerata). Questi ultimi due paesi contano rispettivamente 577 e 124 anime“.

La scelta del Radio Club è ricaduta su Fiastra, per “assonanza” ha spiegato Sartori: “Il sindaco di Fiastra ha lo stesso nome di un ex sindaco di Alserio con cui abbiamo collaborato molto, Claudio Castelletti. L’ho contattato chiedendogli di cosa avevano bisogno: vestiti, principalmente, e scarpe. Abbiamo dato il via alla raccolta e la notte tra venerdì e sabato siamo partiti all’1.30 per Fiastra. Siamo arrivati la alle 10 di mattino, abbiamo scaricato gli scatoloni, aiutati dal sindaco, e poi abbiamo mangiato un piatto di pasta insieme a loro. Quindi siamo ripartiti”.

Poco tempo passato nei paesi colpiti dalla catastrofe, ma sufficiente a rendersi conto della situazione disperata in cui gli abitanti si trovano: “Sono rimasti senza niente. Passeggiare per le strade è surreale, sembra di essere in una città fantasma. La cosa che più mi ha colpito è come sono crollate le abitazioni, i palazzi: le mura sono rimaste in piedi, sono collassate all’interno”. Tra i crolli quello dell’asilo: “Era stato costruito antisismico…” ha commentato Sirtori.
Terminata questa prima operazione di solidarietà il gruppo del Radio Club si dichiara disposto a organizzare altre raccolte di materiali, non di fondi: “E’ materiale ciò che serve, a chi vuole essere utile dico di non darmi 100 euro ma con quei 100 euro comprare qualcosa da donare o donate qualcosa di usato” ha concluso Sirtori.