Aree Vaste, il Segretario della Cgil critica duramente la proposta regionale

Lorenzo Colombo 20 Luglio 2016

Politica

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Segretario generale della Cgil di Como Giacomo Licata

COMO – Sconcerto e preoccupazione da parte della segreteria della Camera del Lavoro di Como circa la proposta regionale per il riordino istituzionale territoriale della Lombardia che sarà discussa in consiglio regionale e prevederà il “dimezzamento” del Lago di Como.

Mentre il ramo comasco, secondo la proposta regionale andrà con Varese, il ramo lecchese è stato abbinato al territorio di Monza e Brianza.

“Il presidente Maroni e la Lega – commenta il segretario generale della Cgil di Como Giacomo Licata – si confermano per quello che in questi anni hanno dimostrato di essere: politicanti di mestiere che parlano bene e razzolano male. Nei mesi scorsi, il governatore aveva fatto intendere di voler ascoltare le istanze provenienti dai territori e invece, nel momento in cui si deve concretizzare la proposta, decide di procedere con la riorganizzazione già effettuata con la riforma sanitaria e la definizione delle Ats”.

Il documento di regione Lombardia, sette pagine su aree vaste, territori montani e riordino del sistema camerale non prevede il lago unito e nessuna unione con Lecco: “Il testo – continua Licata – si limita alla riproposizione della mappa delle Agenzie di tutela della salute. Serve una presa di posizione forte da parte di tutto il sistema produttivo comasco, della politica, dei parlamentari e dei consiglieri regionali, degli attori sociali, degli enti e delle istituzioni. E non per ragioni campanilistiche che non ci appartengono, ma perché siamo fortemente convinti che sia necessario partire dal binomio territorio – governance e dalle istanze che arrivano dal territorio per garantire servizi ai cittadini, alle imprese, a chi è impegnato nello sviluppo economico del Comasco”.

“Nell’ultima riunione del Tavolo della competitività – conclude Licata – abbiamo ribadito che per noi resta imprescindibile la necessità di mantenere integro il territorio provinciale comasco, con l’indicazione alla ricomposizione dell’ambito lacustre e contemporaneamente serve un ragionamento chiaro sulle funzioni e sulla coerenza dei riassetti organizzativi che riguarderanno tutti gli altri enti e istituzioni territoriali”.