CASLINO D’ERBA – Sentita e numerosa la partecipazione dei caslinesi, sabato 9 gennaio al Centro Polifunzionale “La Court” in Piazza Invernizzi a Caslino d’Erba, alla cerimonia di premiazione dell’edizione 2015 del concorso “Presepe Nostro”, indetto dalla Fondazione Gennari con la collaborazione della Biblioteca Comunale “Luigi Gennari” e con il patrocinio del Comune di Caslino d’Erba.
Il concorso ha visto la partecipazione di cinque rioni: Acquasanta, Madonna della Neve, Piazza, San Calocero/Cascina Bianca e Cascinetta. Questi quartieri hanno infatti accolto l’invito della Fondazione Gennari a realizzare un presepe secondo una loro libera interpretazione dell’evento e lo hanno messo in mostra in zone ben visibili del paese dando a tutti la possibilità di ammirarlo passeggiando per le corti e le vie durante il periodo di esposizione, dall’inizio di dicembre 2015 al 10 gennaio scorso.
Nel corso della serata di sabato, alla presenza del Presidente della Fondazione Gennari, Benito Gennari, del sindaco di Caslino d’Erba, Marcello Pontiggia, e di altri esponenti dell’amministrazione comunale, sono stati consegnati i premi assegnati dalla giuria del concorso.
La scultura “Il Dono”, opera dell’artista non vedente Luigi Turati e simbolo della Fondazione Gennari, è stata data al rione Madonna della Neve, che ha vinto la 17° edizione di “Presepe Nostro” per aver soddisfatto con la sua creazione diversi parametri di valutazione (ambientazione, scenografia, originalità, equilibrio tra innovazione e tradizione, originalità dei materiali, accuratezza ed effetto estetico).
Questa la motivazione del premio: “Essenzialità è il filo conduttore di questo presepe, interamente realizzato con diversi tipi di legno provenienti da boschi caslinesi. Essenziali sono anche i personaggi scelti: la Madonna, San Giuseppe e il Bambin Gesù, tutti interamente scolpiti a mano, su legno di nocciolo con minuziosità di precisione. Essenziali, ma significativi, anche gli elementi che incorniciano la Natività: due ante in legno sembrano richiamare il sapore rustico che caratterizza Caslino e il senso di accoglienza del calore del focolare, posto emblematicamente al centro. Sull’anta di sinistra, il Santuario di San Calocero, meta di pellegrini e tra i luoghi simbolo del paese; su quella di destra, le montagne che circondano il tranquillo borgo alto-brianzolo. Essenziale anche la luce, che mette in evidenza il fulcro del presepe, sottolineando ancora una volta la semplicità, quel ritorno all’essenza intesa come elemento di bellezza e autenticità”.
A suo insindacabile giudizio, la giuria ha anche assegnato un Premio speciale al rione San Calocero/Cascina Bianca per l’accuratezza degli innumerevoli dettagli, i diversi e molteplici materiali utilizzati, che hanno sottolineato la creatività, l’impegno e la manualità all’origine del progetto. E tutti i partecipanti hanno ricevuto un attestato di partecipazione.
Nell’occasione della cerimonia di sabato sono stati inoltre premiati i numerosi studenti caslinesi che si sono laureati nell’anno accademico 2014-2015, alcuni tra loro purtroppo non presenti: Baldi Giovanni (laurea triennale in Ingegneria energetica), Barozzi Silvia (laurea triennale in Scienze dei beni culturali), Camagni Sara (laurea triennale in Architettura delle costruzioni), Fai Viola (diploma accademico in Strumenti a percussione al Conservatorio G. Verdi di Como), Lanzavecchia Stefania, Locatelli Giacomo (laurea magistrale in Scienze storiche), Pauletto Gaia (Accademia di Belle Arti di Brera indirizzo pittura), Pontiggia Marta, Tagliabue Claudio (laurea magistrale in Ingegneria aerospaziale), Tantardini Mattia (laurea triennale in Ingegneria matematica), Valsecchi Viviana (laurea triennale in Ingegneria aerospaziale), Vicini Cristina (laurea magistrale in Ingegneria informatica).
La 17° edizione del concorso “Presepe Nostro” si è quindi conclusa con piena soddisfazione da parte degli organizzatori, che hanno potuto constatare come sia ormai una tradizione consolidata tra i caslinesi quella di condividere tempo, creatività ed energie per creare piccoli capolavori di fantasia che non solo rappresentano il simbolo per eccellenza del Natale cattolico, ma sono anche occasione per rafforzare i valori alla base della comunità.