COMO – “Le nostre proteste a livello comasco e regionale, con il supporto della Regione Lombardia, della Provincia di Como e dei Sindaci, che ringraziamo, hanno indotto Poste Italiane ad uno stop temporaneo di alcune settimane al programma di chiusure e razionalizzazioni degli Uffici Postali”. Questo il commento positivo della Cisl del Laghi.
“Consideriamo positiva la sospensione, ma vogliamo verificare nel merito quanto accadrà, fiduciosi di una revisione del progetto attraverso il confronto con tutti i soggetti interessati – continuano – Questa situazione ci permette di ragionare con più calma, aprendo un tavolo di confronto, che abbiamo chiesto fin dall’inizio. La revisione del piano non potrà che partire dall’analisi delle esigenze e delle peculiarità dei territori che sono stati interessati da questo progetto. Auspichiamo che questo sia un nuovo inizio di decisioni condivise, del riconoscimento del Sindacato come soggetto di mediazione, di una nuova strategia aziendale che esalti la capillarità di Poste Italiane nel territorio come un valore e non come un costo. Guardiamo con positività al tavolo regionale che verrà convocato la prossima settimana, senza illusioni, ma con l’auspicio che possa portare a soluzioni condivise, il meno traumatiche possibili per i lavoratori postali e i cittadini comaschi”.
A tal proposito, non bisogna dimenticare che siamo ancora in vertenza contro l’Azienda, per la grave carenza di personale sia nella nostra provincia, dove necessitano almeno una trentina di nuove assunzioni, sia a livello regionale che è la causa principe della chiusura degli Uffici Postali. Ribadiamo, quindi, che si incominci per lo meno con la trasformazione dei 200 contratti part-time, in Lombardia, in full-time.
Fermo restando che, dopo i SIT-IN avvenuti in questi ultimi giorni, proseguiremo la vertenza con ulteriori forme di contestazione, senza escludere il ricorso allo sciopero.