Inverigo

“Incarico incompatibile, per questo il consigliere si è dimesso!”

Lorenzo Colombo 9 Marzo 2015

Attualità, Inverigo, Politica

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us inverigoINVERIGO – A pochi gironi dalle dimissioni da parte del consigliere di Inverigo nuova, Marcello Muretti, dall’incarico di delegato in seno al direttivo dell’Unione sportiva Inverigo per via di continue, a suo dire, irregolarità e omissioni commesse proprio dal direttivo in merito ai contributi comunali ricevuti in questi quattro anni (ossia da quando Muretti è stato eletto), il presidente Colombo ribalta la prospettiva e pone la questione sotto un’altra luce.

“Il consigliere in tutto questo periodo ha continuato a rivestire un duplice ruolo: consigliere nell’Usi e consigliere nell’Us Villa Romanò, circostanza vietata dallo statuto – sottolinea il presidente Colombo – Noi abbiamo sempre soprasseduto, ma forse il consigliere ha preferito dimettersi prima che qualcuno sollevasse la questione e ne chiedesse le dimissioni”.

Una stoccata decisa, a cui però Muretti ribatte con altrettanta precisione: “Chissà come mai quando si vuole ci si ricorda di avere uno statuto! Le mie rimostranze in merito all’operato del direttivo dell’Unione sportiva riguardano proprio il non rispetto dello statuto. Se il presidente vuole attaccarsi a questo cavillo, faccia pure. Per me però appaiono più importanti altre questioni, per esempio la trasparenza riguardo l’elargizione da parte dell’Amministrazione comunale di circa 140 mila euro al gruppo sportivo, soldi dei contribuenti”. La scelta di rassegnare le proprie dimissioni è stata dettata infatti proprio dal fatto che, nonostante le sue  richieste, a Muretti sono stati negati o consegnati molto in ritardo i bilanci e i rendiconti societari, base sulla quale vengono calcolati i contributi. “Senza dimenticare l’ultima puntata della questione: la comunicazione della convocazione dell’assemblea dei soci, non del direttivo, inviata anche a noi consiglieri. Perché invece non è stato chiamato a riunirsi il direttivo per votare il rendiconto 2014 presentato al sindaco il 31 gennaio? Chi lo ha votato? Io certamente no! Se ora il presidente vuole girare la questione sul mio incarico nel Villa Romanò, dove tra l’altro mi occupo del settore del Volley e non del calcio, faccia pure. Per me rimane un cavillo. Le questioni importanti che interessano ai cittadini sono ben altre. Nonostante le mie dimissioni da delegato nel direttivo dell’Unione sportiva, ricordo che resto un consigliere comunale e come tale continuerò a vigilare sull’impiego dei soldi dei cittadini”.