COMO – Nel quarto trimestre dell’anno le ore di cassa integrazione autorizzate, pari a quasi 3,4 milioni, sono calate rispetto al precedente trimestre (-24,4%) e allo stesso periodo dell’anno prima (-33,8%). Questo il dato che emerge, riferito al quarto trimestre in provincia di Como, dallo studio elaborato dall’u.o Studi e statistica della Camera di Commercio di Como.
Questo andamento è la sintesi di variazioni disomogenee tra i tre tipi di cassintegrazione: si rileva l’esplosione di quella in deroga – presumibilmente per motivi amministrativi – mentre quella straordinaria è in forte calo.
La lettura di queste particolari dinamiche va ben oltre i fatti economici rilevanti: come noto, infatti, questi valori riflettono fino a un certo punto la reale difficoltà delle imprese: i dati forniti da Inps riguardano le ore autorizzate e non quelle richieste; c’è una sfasatura temporale tra il momento della richiesta, quello dell’autorizzazione e quello dell’effettivo utilizzo; ci sono problemi di finanziamento (mancanza di fondi), in particolare per quella in deroga, che possono determinare cali non voluti; le singole imprese possono avere esaurito il plafond a disposizione; la richiesta della cassaintegrazione straordinaria può avvenire per scopi diversi da quelli previsti per legge.