“La Grande Erba è una follia”: duro l’assessore Alessio Colzani

Lorenzo Colombo 4 Febbraio 2015

Economia/Lavoro, Politica

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alessio colzani pusianoERBA/ PUSIANO – “La “Grande Erba” ipotizzata da qualche amministratore della nostra zona, secondo me è una follia”. Questo il commento di Alessio Colzani, Assessore a  marketing territoriale, turismo, gemellaggi ed informatizzazione del Comune di Pusiano in merito alla questione della possibile fusione per incorporazione di Erba e Longone al Segrino di cui si è discusso anche nell’ultimo Consiglio Comunale (vedi articolo).

 

“Ritengo che le fusioni possano avere un senso solo in condizioni particolari, quando ci sono piccole o piccolissime realtà con nuclei omogenei e contigui nelle quali un’aggregazione condivisa potrebbe portare un miglioramento e delle economie nella gestione dell’apparato comunale – spiega Colzani – Nel caso in questione però non è affatto così, perché è evidente a tutti che si andrebbe ad annientare la specificità delle comunità locali minori che diventerebbero solo la periferia dell’impero, creando problemi e disagi innegabili alla popolazione”.

Per il pusianese ci si potrebbe far ingolosire da qualche vantaggio economico iniziale ma “bisogna ragionare con il cuore e con la testa, non solo con il portafoglio”.
“Quand’ero assessore in Comunità Montana ho seguito il progetto SiscoTel, base informatica per un’aggregazione di funzioni e servizi che ritengo essere la soluzione ideale alla necessità di ottimizzare le risorse: invito i sindaci a proseguire con più convinzione che in passato lungo questa strada, ma parlare di unioni (che si sono il più delle volte rivelate un fallimento) o addirittura di fusioni, è sintomo a mio avviso di una tendenza, che non condivido affatto, ad anteporre l’aspetto economico a ogni altra considerazione”.
“I nostri cittadini hanno già tanti problemi e credo che il nostro compito sia quello di cercare di risolverne qualcuno, anziché crearne di nuovi – chiosa l’assessore pusianese – Ricordo che esistono comuni italiani che, pur avendo lo stesso numero di abitanti di Pusiano, possono permettersi 47 dipendenti a fronte dei nostri 3: se chi ci governa avesse un minimo di sale in zucca, cercherebbe di eliminare queste disparità invece di stimolare sindaci megalomani a ipotizzare assurde e deleterie fusioni.