ERBA – I musicisti della Pfm hanno lasciato Erba con la promessa di tornare a finire il concerto che non hanno potuto terminare. Il temporale, infatti, ha colto di sorpresa le circa 2000 persone che hanno riempito il parco Majnoni per l’evento clou di “Erba music fest”.
Un’ora e mezza di ottima musica, però, è stata suonata. Un concerto emozionante per lo storico gruppo che ha dedicato la serata all’amico Giorgio Faletti.
La prima parte del concerto è stata interamente dedicata alle canzoni di Fabrizio de Andrè. Oltre ad essere suoi amici, i musicisti della Pfm hanno seguito gli arrangiamenti di alcuni suoi album e hanno fatto un tour insieme a lui. Sono quindi risuonate le note di “Bocca di rosa”, “La guerra di Piero”, “Un giudice”, “Andrea”, “Giugno 73”. Poi la Pfm ha suonato tre brani tratti dalla “Buona Novella” e poi ancora “Il testamento di Tito”, “Zirighiltagghia”, “Volta la carta”, “La canzone di Marinella”, “Amico fragile”.
Poi i “ragazzi” della Pfm hanno attaccato con i loro successi. “La carrozza di Hans” e “La luna nuova” e, proprio sulle note di quest’ultima, ha iniziato a piovere. A quel punto il concerto è stato sospeso per ragioni di sicurezza.
Qualche problema tecnico con il basso di Patrick Djivas (in posa davanti allo striscione della nostra testata on-line), poi risolto, e Franco Mussida ha fatto un lungo assolo di chitarra sulla canzone “Amico fragile” senza una corda che si era rotta: l’ha fatto talmente bene che nessuno si è accorto dell’inconveniente. “La sfiga che c’è stata sul palco è stata ricompensata dal fatto che non ha piovuto” ha commentato il chitarrista: 10 minuti dopo il concerto è stato interrotto!