
ALBAVILLA/SORMANO – Due erbesi all’estero grazie al Progetto Professionalità “Ivano Becchi”.
Sonia Cenceschi, 31enne residente a Sormani, pioniera nell’ambito del restauro audio e Chiara Cantiani, 32 anni di Albavilla, ricercatrice per prevenire la dislessia, sono infatti tra i 25 vincitori del finanziamento offerto dalla Fondazione Banca del Monte di Lombardia per esperienze di crescita professionale personalizzate. La prima andrà in Inghilterra, dove si occuperà di manipolazione digitale di suoni e linguaggio, mentre la seconda volerà in New Jersey di studiare i fattori alla base di disturbi come la dislessia.

Sonia, ingegnere civile, ama tutto ciò che ha a che fare con la sfera uditiva. Chitarrista, diplomata al Conservatorio, e ricercatrice in linguistica computazionale ed interazione verbale e musicale, crede nell’importanza dell’impiego di tecnologie di restauro digitale per l’analisi della voce nell’ambito giudiziario. Ha, così, fondato un gruppo fonico specializzato in perizie audio, inserendosi in un mercato scoperto e in espansione. “L’opportunità offerta dalla Fondazione mi permetterà di approfondire gli aspetti più ingegneristici dell’analisi verbale e musicale. Spero di acquisire ulteriori capacità trasferibili nel settore forense e musicale, nonché nuovi metodi di approccio alla ricerca scientifica”, spiega la dottoressa Cenceschi, che, tra le sue diverse attività, è impegnata anche in produzioni televisive e radiofoniche. L’ente presso cui svolgerà il suo percorso, totalmente finanziato e gratuito, sarà, probabilmente, l’Università di York (UK), dipartimento di Language and Linguistic Science.
Molto diverso l’ambito di azione di Chiara, coordinatrice di un progetto di ricerca sui disturbi del linguaggio e dell’apprendimento presso l’IRCCS Medea – Associazione “La Nostra Famiglia”. La psicologa clinica e neuropsicologa, dottoressa presso l’Università Bicocca in psicologia sperimentale, linguistica e neuroscienze, grazie al finanziamento della Fondazione, trascorrerà un periodo presso il Center for Molecular & Behavioral Neuroscience della Rutgers University (New Jersey). Già abituata a recarsi all’estero per perfezionare la sua formazione, è determinata a rientrare all’Istituto Medea portando con sé avanzati strumenti utili ad individuare i marcatori dei disturbi linguistici nei neonati e a predisporre interventi di prevenzione mirati. “Apprenderò e sperimenterò tecniche innovative di analisi del segnale elettrofisiologico, essenziali al fine di meglio comprendere i meccanismi di base legati allo sviluppo di difficoltà di linguaggio e di comunicazione”, spiega la dottoressa Cantiani.
L’esperienza pratico-lavorativa offerta da Progetto Professionalità fornirà alle due giovani di talento nuove conoscenze e competenze preziose per realizzare i loro sogni professionali.
Ma c’è di più. Oltre a Sonia e a Chiara Cantiani, anche Francesca Ferrario, 27 anni, di Bellagio, beneficerà di un’occasione unica per realizzare il suo sogno professionale nel suo ambito di ricerca: le scienze ambientali.
Durante il suo percorso di studi, Francesca ha già avuto modo di utilizzare in prima persona differenti tecniche di rilevazione geologico-ambientale, seguendo un approccio multidisciplinare che l’ha portata ad acquisire competenze trasversali. Grazie al finanziamento della Fondazione, potrà approfondire le metodologie ambientali di valutazione del rischio sismico presso i laboratori del Servizio Geologico Israeliano, a Gerusalemme. Il progetto che svilupperà, focalizzato sul caso della città di Tiberiade, si coniuga perfettamente con le esperienze pregresse della dottoressa Ferrario, che ha conseguito laurea e dottorato in scienze ambientali presso l’Università dell’Insubria, di cui attualmente è assegnista di ricerca. “Avrò l’opportunità di svolgere ricerche di campo in una zona che può essere considerata un laboratorio a cielo aperto dal punto di vista geologico, di elaborare i dati raccolti in centri all’avanguardia e di acquisire competenze che potrò in seguito applicare in altri contesti territoriali.”, spiega l’assegnataria.
Dopo essersi occupata di analisi del territorio del triangolo lariano, dell’area urbana di Como e del bacino padano, è ora impegnata nella valutazione del potenziale di fagliazione in varie zone italiane, in particolare nel Margine Tirrenico e nella Pianura Padana. Una volta rientrata da Gerusalemme, potrà riprendere la sua attività forte del valore aggiunto donato dall’esperienza pratica presso un istituto d’eccellenza nel settore delle scienze della terra.