Canzo

Elezioni Canzo. Turba: “Squadra che vince non si cambia”

Lorenzo Colombo 23 Marzo 2014

Canzo, Politica

Turba_FabrizioCANZO – Anche Canzo andrà al voto il prossimo maggio per le Amministrative 2014. L’attuale sindaco, Fabrizio Turba, eletto nel 2009 con la lista “Idee in comune” (Lega Nord e Pdl) ha già comunicato la sua ricandidatura a primo cittadino. “Squadra che vince non si cambia”, ha spiegato Turba nel corso dell’intervista.

A lui abbiamo rivolto dieci domande per tracciare una sorta di bilancio di fine mandato. Cosa va e cosa c’è ancora da fare per il paese e come ha vissuto questo suo primo mandato da sindaco.

1)     Cosa lascia in eredità al suo successore?

Sicuramente un paese più pulito e più in ordine. Lascio inoltre la metà dei debiti che ho trovato con un bilancio di 2 milioni e mezzo di euro di debito e 2 milioni di euro di avanzo. In questi anni abbiamo anche diminuito le spese del Comune di 200 mila euro, per sopperire ai tagli del Governo.

2)     Quali i problemi irrisolti e che richiedono urgentemente ancora una risposta?

Le strade andrebbero riasfaltate: abbiamo 2 milioni di avanzo ed è assurdo che non possiamo investire in opere per il patto di stabilità. Abbiamo speso 200 mila euro per riasfaltare le strade del paese, ma visto le possibilità abbiamo dovuto praticamente scegliere le peggiori. Abbiamo già finanziato l’ultimo tratto del progetto di Gajum, c’è solo da fare la gara e la riqualificazione della piazza della chiesa. 

3)     C’è qualcosa che aveva promesso nel programma elettorale e che non è riuscito a mantenere?

La sistemazione della piazza della chiesa, l’unica opera non attuata perché la riqualificazione prevedeva la realizzazione di un parcheggio interrato per i privati e visto il momento di crisi abbiamo preferito aspettare. 

4)     Di cosa si pente in questo suo quinquennio da sindaco?

Pentire di nulla, però dico che si può comunque sempre fare di più. Ho dedicato parecchio tempo al Comune, sono contento della mia squadra e abbiamo lavorato bene. Amo la competizione e il confronto. L’unico rammarico è che credo che non è giusto che un comune virtuoso, che ha i soldi in cassa, non può spenderli per attuare delle opere, delle migliorie. 

5)     Qual è la cosa che ha fatto in questo mandato di cui va più orgoglioso?

Abbiamo fatto molto nel Sociale, avviando anche un ottimo rapporto di collaborazione con la Caritas e sono contento di aver potuto aiutare tante famiglie. Oltre a questo sono soddisfatto della gara per la gestione della rete del gas: ora affidata ad Acsm Agam che porterà 180 mila euro all’anno alle casse comunali per i prossimi 12 anni. Inoltre, grazie anche ai nostri contributi, abbiamo permesso di mantenere 150 ragazzi che giocano a calcio, 120 che praticano atletica e 3 squadre di volley. E poi il telecontrollo dell’acquedotto, la sostituzione degli 800 punti luce che ci ha permesso di risparmiare il 30% e anche il fatto che in questi ultimi anni le attività commerciali siano aumentate nonostante il periodo. 

6)     Come ha vissuto i rapporti con le minoranze?

Il dibattito c’è stato ma non ritengo di aver avuto problemi. Penso che quando non si scade nella polemica il dibattito è sempre costruttivo.

7)     Qual è il ricordo più bello di questi 5 anni?

L’intervento di Protezione civile di pulizia val Pesora, effettuato con gli Alpini, a livello provinciale: dalla mattina al pomeriggio hanno lavorato circa 100 uomini, tra cui anche io e alcuni assessori.

8)     C’è qualche consiglio che si sente di dare al suo eventuale successore?

Sperando che sia rieletto posso dire che farò tesoro dell’esperienza fatta per essere più incisivo. Credo che il mio mandato sia giunto nel periodo politico ed economico peggiore: è come aver governato una nave in piena tempesta. Devo dire che da un lato ci ha permesso di fare ancora più squadra e di lavorare sempre uniti.

9)     Si dia un voto per questo mandato

Non devo giudicarmi, saranno i cittadini a farlo.

10) Si ricandida?

Si. Mi sembra quasi un dovere.