Erba

4 novembre: Erba celebra la giornata delle Forze Armate e dell’Unità Nazionale

Gloria Valli 4 Novembre 2025

Attualità, Erba

Tag: , , , , ,

Al Monumento ai Caduti consegnate le Costituzioni ai neo 18enni erbesi

Il sindaco Caprani: “Spero che i nostri giovani possano apprendere cosa voglia dire guerra e portare un eco di speranza nei cuori di chi governa”

ERBA – Anche Erna ha celebrato la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate. Questa mattina, dopo la messa presso la Chiesa di Santa Maria Nascente, il corteo è giunto sino al Monumento ai Caduti di Terragni dove si sono tenute, come da tradizione, le celebrazioni alla presenza del sindaco Mauro Caprani, il presidente del Consiglio Comunale, Claudio Ghilsanzoni, di altri esponenti del Consiglio comunale e delle autorità militari.

Il primo cittadino erbese ha reso onore ai caduti posando la corona dall’alloro alla loro memoria: “Ogni anno rendiamo onore a chi ha perso la vita nella I Guerra Mondiale. Conflitto che è stato oggetto di riunificazione nazionale ma pagando un prezzo altissimo. Come detto da don Carlo, gli uomini continuano a non imparare nulla dai propri errori. Oggi, infatti, viviamo diverse tragedie sia nei territori arabi, sia nell’Est europeo, sia il genocidio in atto in Nigeria di cui si parla ancora troppo poco . Il mio auspicio è che i nostri ragazzi che sono qui oggi possano prendere coscienza di quello che vuol dire una guerra e le sofferenza che ne seguono non solo per le famiglie dei defunti ma per tutti coloro che ne rimangono coinvolti affinché possano portare un eco di speranza nel cuore e nelle menti di chi governa questo mondo”.

Il sindaco ha poi passato la parola al consigliere d’opposizione, Alberto Ciceri: “Oggi è il 4 novembre e 107 anni il Generale Diaz leggeva il bollettino della vittoria che ha portato alla definitiva unificazione d’Italia. Il mio invito ai ragazzi è quello di informarsi il più possibile perchè oggi si celebra una festività spesso dimenticata che però è fondante per questo Paese e per le sue forze armate. Infatti, oggi è l’anniversario della vittoria della Prima Guerra Mondiale”.

“Questa festa ci rimanda all’ideale unitario di pace raggiunto il 4 novembre del 1918 con l’Armistizio. Ora dobbiamo guardare avanti ricordando che quella quella è stata una vera e propria carneficina dove sono morte milioni di persone e dire grazie a chi ha combattuto nelle trincee perdendo la vita. È giusto ricordarli a prescindere dalla nazionalità e guardare avanti perseguendo lo stesso ideale di pace in un mondo come il nostro che è ancora sconvolto, dopo 107 anni, da continue guerre e battaglie”.

Infine, Achille Gregori, presidente emerito della degli Alpini di Como ha dichiarato che: “Siamo qui oggi per ricordare chi ha sacrificato la vita per la patria. Oggi è un giorno indimenticabile istituito come festa nazionale nel 1922 e ripreso nel secondo dopoguerra, ma in seguito cancellato come vera festività nel 1977. Noi, però, continuiamo a celebrare questa festività ogni anno nel giusto giorno della sua ricorrenza e col suo nome originale per onorare tutti i caduti della Grande Guerra. Grazie al loro sacrificio noi oggi abbiamo una patria libera, democratica e unita”.

“Ricordare un evento come la Grande Guerra ci conduce automaticamente a quanto stiamo vivendo in questi tempi e ai tanti conflitti in corso nel mondo che costringono le popolazioni a condizioni disumane. Dobbiamo impegnarci tutti affinché si arrivi a tregue e a successive riappacificazioni che portino alla convivenza tra i popoli per una regolare e libera esistenza in ogni territorio della Terra”.

Poi i ragazzi dell’Istituto san Vincenzo hanno letto alcune missive che gli Alpini mandavano a parenti durante la Grande Guerra e il sindaco Caprani ha consegnato le costituzioni ai neo diciottenni erbesi.