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Monsignor Cresseri ricorda padre Aristide: “Quasi mi convinse a entrare nel Pime”

Redazione 19 Ottobre 2025

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Monsignor Cresseri tra la presidente degli Amici Rosanna Pirovano e l'immagine di padre Aristide alla Messa nell'anniversario della morte nel 2020

Nuova testimonianza in ricordo di Padre Aristide Pirovano

“Era un vero testimone del Vangelo”

ERBA – Continuano le testimonianze legate alle celebrazioni per i 110 anni dalla nascita di monsignor Aristide Pirovano. A portare il proprio ricordo è monsignor Piero Cresseri, vicario episcopale diocesano, che fu suo vicino di casa, giovanissimo ministrante nella Messe che celebrava e poi confratello nel sacerdozio. 

“I ricordi sono impressi non solo nella mente, ma soprattutto nel cuore” spiega Cresseri che ha conosciuto Pirovano sin da piccolo: “Più volte i miei genitori ricordavano a noi figli il coraggio del “padre Barba”, quando si adoperò con la sua intraprendenza per scongiurare l’azione bellica dei nazifascisti fermati sul ponte della Malpensata”. 

Entrato nel gruppo chierichetti (guidato dall’indimenticabile coadiutore don Carlo Caletti), più volte il giovanissimo Piero servì la Messa celebrata da padre Aristide nella chiesa di Santa Eufemia: “Mi sono rimasti stampati in modo indelebile la sua profonda adorazione al momento della Consacrazione eucaristica e poi le parole chiare e severe con cui nell’omelia invitava i presenti a uno stile di vita da veri cristiani”. Anche se poi, al termine della Messa, rispondeva alle domande delle persone che lo fermavano fuori di chiesa “con la sua proverbiale gentilezza e cordialità”.

Il giovanissimo Piero Cresseri (in basso a destra) chierichetto alla ordinazione episcopale di padre Aristide presieduta da mons. Giovanni Battista Montini, Arcivescovo di Milano

E poi il “momento indimenticabile”, proprio 70 anni fa: a 10 anni Cresseri servì all’altare “mentre il nostro Arcivescovo di Milano monsignor Giovanni Battista Montini consacrava Vescovo padre Aristide nella Prepositura di Erba”. E ricorda che il suo esempio da “vero testimone del Vangelo” unito a quello di un altro missionario erbese, padre Silvio Miotto, quasi lo convincevano a entrare nel Seminario del Pime.

“Alla mia ordinazione sacerdotale padre Aristide volle regalarmi un libro, Le concordanze bibliche, che conservo ancora, come reliquia, con una sua dedica personale», rivela, aggiungendo: «I suoi preziosi consigli e l’esempio della sua fedeltà al Vangelo sono stati preziosi doni nei primi anni del sacerdozio e lo sono tuttora. In particolare conservo nel cuore il suo coraggio e la sua determinazione a onorare la nostra appartenenza alla Chiesa”. 

Sentimenti rafforzati, in anni più recenti, dalla lettura di scritti di padre Aristide durante il periodo di Superiorato del Pime, a cui Cresseri si predispose in qualità di Censore ecclesiastico all’introduzione della causa di beatificazione. Da quelle pagine emerge soprattutto “la forza nel correggere gli errori e il chiaro stile di vita, che indicava ai missionari in quei momenti di “contestazione globale” e di situazione sociale turbolenta”. 

Cresseri menziona poi la disponibilità di padre Aristide Pirovano quando gli chiese di portare i conforti della fede a un amico in fin di vita e infine rileva un particolare che li accomuna: “Padre Aristide è stato, anche se per un breve periodo, Cappellano all’Ospedale Policlinico di Milano, incarico a cui anch’io fui nominato nel 1994 e che ricoprii per 13 anni. Durante quel ministero padre Aristide non tralasciava di offrire consigli e aiuti, manifestando il suo coraggio e la sua azione per il bene dei più deboli e indifesi”. La testimonianza integrale di Cresseri in sarà presto online integralmente sul sito degli amici del Monsignor Pirovano, mercoledì 22 ottobre.