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Sci sul San Primo, audizione in Regione: “Apertura alla revisione del progetto”

Redazione 16 Ottobre 2025

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BELLAGIO – Più che positivo l’esito dell’audizione in Regione di ieri – mercoledì 15 ottobre – in merito al progetto che riguarda il Monte San Primo. I rappresentanti del Coordinamento ‘Salviamo il Monte San Primo’ hanno presentato dinanzi alle Commissioni Ambiente e Territorio (riunite per l’occasione in seduta congiunta) le proprie perplessità riguardo la realizzazione di nuovi impianti sciistici con innevamento artificiale in località San Primo di Bellagio.

Presenti con una delegazione di 10 persone, sono intervenuti durante l’audizione: Veronica Vismara, presidente del TAM (Tutela Ambiente Montano) del Cai Lombardia, Roberto Fumagalli del Circolo Ambiente “Ilaria Alpi”, Costanza Panella di Legambiente Lombardia e Roberto Cerati del Gruppo Naturalistico della Brianza.

I rappresentanti del Coordinamento hanno esposto ai membri delle due Commissioni le criticità relative al progetto ‘OltreLario’ – proposto dalla Comunità Montana Triangolo Lariano e dal Comune di Bellagio – che gode di un finanziamento totale di più di 5 milioni di euro di fondi pubblici. Progetto che prevede di utilizzare circa la metà dei fondi stanziati per l’attivazione di nuove piste da sci con innevamento artificiale a una quota tra i 1.110 e 1.200 metri. I membri del Coordinamento hanno rimarcato sia l’impatto delle opere sull’ambiente e sul paesaggio montano del San Primo, sia l’incongruenza del progetto con gli scenari climatici previsti per il futuro. Ricordando come sia la stessa Regione Lombardia ad aver approvato – negli ultimi anni – atti che ritengono le piste da sci al di sotto dei 1.500 metri di altitudine non economicamente sostenibili. Mentre ARPA Lombardia ha attestato scenari climatici al 2050, con sempre meno neve naturale e con temperature sempre più elevate, che quindi tendono ad escludere anche la possibilità di innevamento artificiale.

Dal dibattito con tutti i Consiglieri regionali intervenuti – di diversi schieramenti politici di maggioranza e opposizione -, è emersa la necessità di revisione del progetto, in particolare proprio la parte che riguarda lo sci, rilevandone la non congruenza con gli scenari climatici; è emersa inoltre l’opportunità di utilizzare una parte dei fondi già stanziati col progetto ‘OltreLario’, per interventi più rispettosi dell’ambiente montano.

Soddisfazione per l’esito dell’audizione da parte del Coordinamento Monte San Primo, attivo da ben tre anni e formato da 39 associazioni, con oltre 4 mila firme raccolte sul territorio. “Si è trattato di un riconoscimento della fondatezza delle osservazioni che il nostro Coordinamento ha più volte manifestato. Ovvero la necessità di stralciare dal progetto gli impianti da sci e di innevamento artificiale, ragionando nel contempo sulla possibilità di maggior tutela del Monte San Primo, anche attraverso l’istituzione di un Parco regionale o locale, proposto dalla stessa Comunità Montana e dai sindaci dei comuni interessati”.

L’attività del Coordinamento proseguirà quindi nel prossimo periodo, sempre con l’intento di far conoscere la montagna lariana e di proporre alternative per progetti più sostenibili.