Raccolte le prime adesioni all’iniziativa erbese, il prossimo incontro si terrà a Crevenna
“Si tratta di mera osservazione al fine di costruire una rete integrata di sorveglianza del territorio”
ERBA – Nella serata di giovedì sera è stato presentato il progetto di Controllo di Vicinato presso la sala polifunzionale di San Maurizio di Erba. Erano presenti il vice sindaco, Simona Guerrieri, il comandante della Polizia Locale Marco Giovanni Giglio, il comandante della Stazione dei carabinieri di Erba, il luogotenente Gaetano Marco Ensabella e il maresciallo ordinario, Giorgia Ghizzoni.
Ad entrare nel dettaglio del progetto i soci dell’Associazione Controllo di Vicinato, Danilo Cazzaniga e Marco Peduzzi, rispettivamente coordinatore della sezione di Como e di Cernobbio. “Questa iniziativa non è altro che un’attività di segnalazione da parte dei cittadini. L’obiettivo è garantire un servizio di sicurezza integrata, segnalando qualsiasi attività che possa destare sospetto e allarme. L’organizzazione porta con sé un modello che è semplicemente quello delle corti di una volta”.

“Il progetto è nato grazie alla collaborazione tra comuni e Prefettura. Si tratta di un gruppo whatsapp con un coordinatore che segnala situazioni anomale all’interno del quartiere. Nel gruppo si mandano solo messaggi tecnici, non faccine o emoji, ed è un gruppo totalmente silenzioso. Quando arriva il messaggio, si contatta in privato la persona che l’ha mandato. Il coordinatore ha, poi, il compito di far crescere il gruppo e creare sinergia tra persone al fine di prevenire truffe, rapine, violenze, vandalismi e abbandono di rifiuti”.

“Questo gruppo non si sostituisce in nessun modo alle forze dell’ordine che vanno immediatamente informate in caso di episodi sospetti ancor prima di scrivere il messaggio. Ci sono delle regole precise – continuano i coordinatori – nel gruppo non si forniscono informazioni che possano violare la privacy delle persone. Le informazioni dettagliate vanno fornite solo alle autorità competenti. I cittadini dovranno imparare a fare delle segnalazioni precise per creare una rete di controllo veramente efficace. Non è una forma di presidio mobile del territorio. Non comporta l’assunzione di alcun rischio, e non richiede nessun addestramento specifico. Il Controllo di Vicinato rende più efficace la sorveglianza spontanea e favorisce una rete integrata con le altre forma di sorveglianza”.

Il comandante della Polizia Locale di Erba, il dottor Giglio, ha spiegato invece la suddivisone della città per aree di controllo: “Il territorio nell’ambito del controllo di vicinato sarà suddiviso in aree omogenee: Erba centro di cui fa parte San Maurizio, Arcellasco con Carpesino e San Bernardino, Bindella e Crevenna per Erba Alta e Buccinigo”.
“Ogni zona dovrà avere un coordinatore, adeguatamente formato, che passerà le informazioni alle forze dell’ordine. Come Polizia Locale metterò a disposizione delle pattuglie un telefono con la possibilità di avere il collegamento dati in tempo reale in modo da poter controllare la situazione apparentemente sospetta il prima possibile”.

Il Comandante dei Carabinieri Ensabella ha ribadito che l’intervento di chi fa parte del gruppo di Controllo di Vicinato è di mera osservazione: “Non si devono affrontare malviventi e mettersi in una situazione di pericolo. Non è un pattugliamento attivo. Inoltre, non si deve indossare uniformi, emblemi o simboli che possono ricondurre a forze di polizia perchè la sera il malvivente può vedere male ed agire in maniera pericolosa. Non bisogna fare riferimento a partiti, movimenti politici o sindacali, tanto meno avvalersi di sponsorizzazioni privati. Siamo tutti muniti di telefonino e telecamera ma non per questo i dati sensibili vanno divulgati a terzi e messi su una piattaforma online”.
“Se si assiste ad un reato in flagranza, la prima cosa è chiamare le forze dell’ordine e non si deve perdere tempo sul gruppo whatsapp. Le cose cambiano nei reati predatori che crescono da ottobre in poi. Se i cittadini si accorgano che c’è una macchina che stanzia in un posto con le luci accese e l’autista nasconde il volto, potete scrivere sul gruppo qualche dettaglio dell’auto. Poi il coordinatore si farà carico di comunicarlo a noi, e si farà in modo di aumentare i passaggi e i controlli in quella zona”.
Gli organizzatori, infine, spiegano che quando si forma una zona di controllo di vicinato, questa verrà segnalata con un cartello che già di per sé costituisce una forma di deterrenza per chi intende commettere reati: “Le segnalazioni sono molto importanti. Il miglior controllo lo fa colui che che abita e conosce il quartiere e i suoi vicini”.
L’adesione al Controllo di Vicinato si attua firmando un modulo per la privacy che verrà trasmesso in Prefettura ed è valido per due anni. Inoltre, l’adesione è totalmente volontaria e c’è massima discrezione e segretezza da parte delle Forze dell’Ordine. Il modulo sarà presto disponibile anche in digitale sul sito del Comune di Erba. Il prossimo incontro si terrà all’Oratorio di Crevenna, il 2 ottobre alle 20:30.