L’iniziativa citata nello studio europeo sui modelli occupazionali alternativi
“Il collocamento al lavoro è la fase finale di un processo di orientamento e formazione”, sottolinea la psicoterapeuta Margherita Fossati
BOSISIO PARINI – Un piccolo sportello locale entra nella cornice delle buone pratiche europee. Lo Sportello Lavoro dell’Associazione La Nostra Famiglia è stato infatti inserito tra i modelli di riferimento nelle Linee Guida per l’inserimento lavorativo delle persone con disabilità pubblicate dalla Commissione Europea.
Il riconoscimento arriva all’interno dello Studio sui modelli occupazionali alternativi per le persone con disabilità, frutto del Pacchetto Occupazione Disabili dell’Unione Europea. L’iniziativa mira a sostenere gli Stati membri nel garantire alle persone con disabilità inclusione sociale e autonomia economica attraverso il lavoro.
Il documento, pubblicato a Bruxelles, raccoglie una rassegna di pratiche innovative in otto Paesi europei – Austria, Germania, Irlanda, Italia, Lituania, Paesi Bassi, Spagna e Svezia – con venti esperienze concrete e sedici raccomandazioni operative. Tra queste, l’esperienza maturata proprio in Lombardia con lo Sportello Lavoro.
A spiegare la filosofia che guida il servizio è Margherita Fossati, psicoterapeuta: “Il collocamento al lavoro rappresenta la fase finale di un processo di orientamento e formazione, basato su processi di promozione della motivazione e della partecipazione, che tengano conto della necessità di contrastare il vissuto di inadeguatezza con cui spesso le persone si confrontano, in ragione della propria disabilità e delle mancate opportunità sociali”.
Il cuore del progetto sta nel costruire un incontro reale tra chi cerca un impiego e le aziende. Non basta infatti un bilancio delle competenze o la mappatura delle attitudini: la vera sfida è l’incontro tra caratteristiche individuali e necessità produttive.
Un concetto ribadito da Clara Fusi, responsabile dello Sportello: “Occorre conciliare le esigenze dell’azienda con le attitudini del lavoratore, portando un valore aggiunto e un arricchimento reciproco per i singoli e per l’intera organizzazione. Per questo motivo costruiamo con i responsabili dell’azienda le modalità di collocamento personalizzato e definiamo il percorso di inclusione in base all’organizzazione aziendale”.
Le attività dello Sportello Lavoro comprendono valutazione delle competenze, analisi delle mansioni, collocamento mirato, tutoring nelle prime fasi e coaching per consolidare abilità e sicurezza sul posto di lavoro. Non si tratta soltanto di trovare un’occupazione, ma di accompagnare la persona verso un ambiente che sappia accoglierla.
Un’attenzione particolare è riservata anche alla sensibilizzazione delle aziende. Attraverso incontri con il personale, lo Sportello lavora per abbattere pregiudizi e favorire aspettative realistiche. Sono inoltre in corso iniziative per diffondere una cultura condivisa della sicurezza: un luogo di lavoro accessibile e sicuro per i lavoratori con disabilità diventa, di riflesso, più sicuro per tutti.
Il servizio, attivo in Lombardia e dedicato esclusivamente a persone con invalidità o disabilità, si sostiene grazie ai fondi del Sistema Dotale di Regione Lombardia.
Il riconoscimento europeo, arrivato nelle ultime settimane, conferma come un’esperienza nata sul territorio possa trasformarsi in un modello per l’intera comunità internazionale, offrendo non solo opportunità di lavoro ma anche un esempio di inclusione concreta.