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Corso XXV Aprile, il nuovo progetto non convince la minoranza

Redazione 17 Agosto 2025

Attualità, Erba

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ERBA – Riceviamo e pubblichiamo:

Dopo aver letto i diversi articoli derivati dal ritiro delle deleghe all’assessore Farano, e aver appreso che l’amministrazione non solo non ascolta i dubbi e le richieste delle minoranze ma neppure i dubbi e i suggerimenti di parte della maggioranza, vorremmo ribadire alla cittadinanza la nostra contrarietà al progetto di riqualificazione di Corso XXV Aprile, che non significa contrarietà a un nuovo disegno del centro, ma piuttosto contrarietà ai modi, ai tempi, alla chiusura alla partecipazione che si sta dimostrando anche intorno a questo progetto.

Queste alcune delle motivazioni:

il progetto è troppo costoso: 750.000 per realizzare un senso unico ( perchè di questo si tratta) di 160 metri lineari. Con questi fondi ci sarebbero stati diversi interventi più urgenti che avrebbero potuto essere programmati ( ad esempio la manutenzione straordinaria di una decina di alloggi ERP, l’ampliamento dell’asilo Nido, la riqualificazione di immobili di proprietà comunale a scopo di realizzare servizi per i quartieri, la sistemazione del parco Mainoni che ne ha bisogno per i bambini, i ragazzi e anziani- e non solo per i cani, come da intervento annunciato, alcune manutenzioni straordinarie nella scuola centrale di via Battisti….e altro ancora…).

il progetto avrà un contraccolpo negativo sulla viabilità cittadina: non c’è stato un adeguato studio preliminare del traffico, nè si è voluto accogliere la proposta di un adeguato periodo di simulazione del nuovo assetto viabilistico, così che le conseguenze del flusso di traffico sulle vie limitrofe non è stato quantificato e rischia di diventare un problema importante, anche per la presenza di parecchi istituti scolastici nelle vie vicine. Compreso il traffico pesante e la deviazione del percorso degli autobus che non è stato studiato in modo approfondito.

– il progetto non risolve il problema di un centro da rivitalizzare : forse la chiusura della zona centrale al traffico, progetto certamente più ambizioso e più invasivo, avrebbe potuto rappresentare la volontà di realizzare un “salotto cittadino” con più verde, spazi per gli anziani, luoghi di ritrovo libero legati agli esercizi commerciali, ma il senso unico resta una via ad alta percorrenza sui cui marciapiedi passeranno anche i pedoni.

– il progetto parte senza che sia stato definito il disegno complessivo del centro e quindi senza che si possa prevedere esattamente quale sarà l’assetto che trasformerà le aree centrali, in questo senso è un progetto che avrebbe dovuto attendere altre decisioni e magari entrare a far parte di una progettazione più armonica in cui pubblico e privato potessero definire ciò che è bene per la città.

E il bene della città  dovrebbe riguardare, secondo noi:

*la possibilità di avere meno asfalto, meno pietra, meno cemento e più spazi piantumati e verdi ( in tutte le città di una certa dimensione si stanno creando piccoli boschi cittadini, aiuole come corridoi ecologici, alberi con verde intorno, allo scopo di operare per un minor aumento della temperatura in città; un recente studio del Politecnico di Milano ha provato che nei quartieri in cui questo è avvenuto in modo massiccio la temperatura risulta di 2/3 gradi più bassa e questo è benessere per anziani, bambini e persone fragili!) Purtroppo ciò a cui stiamo assistendo a Erba va nella direzione contraria: per il bene di chi?

*la possibilità di disegnare piste ciclabili anche in centro che colleghino centro e quartieri periferici ( ad esempio che colleghino centro e alzaia del Lambro dove è stata annunciata una ciclabile) e permettano ai ragazzi di muoversi a piedi e in bicicletta in modo sicuro verso le scuole o verso le palestre

*la possibilità di avere spazi pubblici di incontro accanto ad opportunità di abitazioni alla portata delle famiglie, anche le giovani famiglie, e servizi di pubblica utilità a servizio dei cittadini che non sono completamente autosufficienti ( perchè non pensare a un ambulatorio messo a disposizione dei medici di base per invitarli a restare e a prestare il loro servizio alla città?)

C’è un pensiero sulla città che deve partire dalle persone che la abitano e quelle che la abiteranno, ma non pare essere quello di questa amministrazione, purtroppo.

Per quanto riguarda l’assessore Farano: è l’ennesimo atto di forza di un sindaco che non usa il confronto nè il dialogo, fuori e dentro la maggioranza, ma utilizza sistemi che sanno di punizione allorchè si palesa un disaccordo. Dispiace che le persone della maggioranza abbiano definito inevitabile la revoca dopo un voto contrario in giunta, dimenticando che la vera politica è fatta di capacità di argomentazione, di mediazione, di ascolto delle parti e non di decisionismo. Si dimentica anche che altri componenti della giunta hanno lasciato il proprio ruolo, non rimossi direttamente, ma certo non allineati. E la maggioranza accetta questo modo di governare? Quale interesse accomuna coloro che restano alla guida di Erba se non è più l’interesse per Erba stessa?

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