BARNI – Il prossimo sabato 26 luglio dalle 18 alle 22 circa tutti i visitatori potranno perdersi nelle vie e cenare in questa particolare cena itinerante alla scoperta dei sapori autentici del territorio. I pass sono prenotabili contattando il 3356325604 o scrivendo a culturabarni@libero.it e comprendono bevande, due tappe gastronomiche principali e il dolce.
Il giro è pensato per far conoscere il paese in maniera diversa, unendo gastronomia locale e scoperta del borgo e delle sue particolarità. Le principali tappe gastronomiche saranno infatti all’interno delle corti del paese ed altre lungo il percorso saranno aperte per l’occasione.
L’evento è organizzato da Culturabarni in collaborazione con Pro Loco Barni, Bar Sport Barni, Sapori di Casa Minimarket di Elena Mattana, Azienda Agricola Alpe di Megna di Asso, Azienda Agricola Binda Emanuela, Fabbrica dei Nocciolini di Canzo con la partecipazione di artigiani locali, hobbisti e produttori. Una sinergia che permette di conoscere le eccellenze del territorio in maniera piacevole e gustosa.
Si potrà scegliere tra due percorsi gastronomici: il “Percorso Guluus” e il “Percorso Curiuus”
Per entrambi i percorsi tappa obbligata alla Curt de Mabila, una delle più caratteristiche del paese, dove ritirare la tazza omaggio nella postazione Culturabarni (le bevande saranno disponibili ad ogni tappa) e ammirare la corte che sarà allestita con le sculture in legno di Enrico Locatelli, artista locale.
I “Guluus” proseguiranno poi per la Curt di Marenda, uno degli scorci più apprezzabili del paese tenuto con cura maniacale, dove l’Alpe di Megna servirà degli ottimi pizzoccheri e dove si potrà fare acquisti dei gadget “Barnitt” il cui ricavato andrà per i restauri di San Pietro e Paolo. Seconda tappa sarà il “Bar Sport” (a rischio chiusura fino a poco tempo fa ma recentemente rilevato da giovani locali) dove sarà servito il Pess in Carpiun, alborelle condite in maniera sfiziosa tipiche del Lago di Como. Al bar sarà presente la postazione di ZeusFactory, imprenditori locali che illustreranno il miele e gin “elettrico” a km0 che producono sul territorio.