Il capogruppo leghista Eugenio Zoffili preso di mira dai vandali ha sottolineato l’importanza della videosorveglianza
ERBA – Due giovani, di 28 e 29 anni, sono stati denunciati a seguito di numerose scritte anarchiche comparse sui muri di Erba e Longone al Segrino tra gennaio e giugno 2023. Gli imbrattamenti, che includevano frasi offensive e minacce, sono stati tracciati grazie al sistema di videosorveglianza, portando le forze dell’ordine a individuare e denunciare i responsabili. Il capogruppo leghista Eugenio Zoffili, in Consiglio comunale, ha commentato la vicenda sottolineando il ruolo cruciale delle telecamere per la sicurezza della città, confermando anche che i nuovi fondi per la videosorveglianza cittadina saranno destinati a rafforzare il monitoraggio delle zone più vulnerabili.
Le scritte anarchiche, circa settanta in totale, erano distribuite tra vari luoghi simbolo della città, come il municipio, la chiesa di Santa Maria Nascente e la biblioteca, oltre che su diversi edifici privati. Alcune di queste offendevano pesantemente le istituzioni e le forze dell’ordine, mentre altre, specificamente rivolte a Zoffili. In estate, i volontari dell’associazione Lo Snodo si sono occupati di rimuovere le scritte più offensive, riportando un minimo di decoro sui muri dei condomini di via Turati.
Il caso è ora nelle mani della giustizia, con il pubblico ministero Antonio Nalesso che ha formalizzato le accuse di imbrattamento, diffamazione e minacce per C. M. e A. C., i due giovani residenti rispettivamente a Longone al Segrino e Castelmarte. Zoffili, bersaglio diretto di alcune delle scritte più forti, ha deciso di costituirsi parte civile nel processo, esprimendo fiducia nella giustizia e speranza che i danni subiti dalla città e dai cittadini trovino un giusto risarcimento.
Il capogruppo leghista ha rivolto un ringraziamento particolare ai carabinieri di Erba e Como, riconoscendo il loro impegno nel portare avanti le indagini.