Alba al San Primo, evento annullato: “Troppi partecipanti, impossibile gestirlo da soli”

Miryam Colombo 21 Dicembre 2022

Attualità

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Foto di Daniele Proserpio

SAN PRIMO – “L’alba ci sarà (è una condizione naturale che non possiamo controllare), ma non ci sarà nessun evento organizzato.
Viste le grandi partecipazioni degli ultimi anni, l’organizzazione si è trasformata in qualcosa di troppo grosso per essere gestito solo da noi”. Queste le parole con cui Gabriele, Giorgio, Thomas, Alberto e Marco hanno annunciato che la manifestazione “Alba al San Primo” non si terrà il prossimo 6 gennaio 2023.

Nato dalla grande passione e amore per la montagna di un piccolo gruppo di amici, ormai da anni l’evento raduna ogni 6 gennaio centinaia e centinaia di persone che, munite di una torcia, affrontano di notte l’ascesa alla nota cima del Triangolo Lariano per ammirare insieme lo spettacolo mozzafiato del sorgere del sole. Nell’edizione 2020, l’ultima ad essersi svolta, sono stati circa mille i presenti.

“Abbiamo sempre proposto questa iniziativa nella semplicità più assoluta – hanno spiegato Gabriele e Thomas -. Non lo facciamo per riscuotere visibilità, ma solo per passione e negli anni questa manifestazione è cresciuta più di quanto potessimo immaginare”.

E il nodo della questione sarebbe proprio qui. Considerate le adesioni, infatti, gli organizzatori si erano attivati nel 2020 per ottenere il patrocinio da parte di Regione Lombardia, disposti a costituirsi come associazione (requisito richiesto) in modo da accedere anche a un piano assicurativo e da cercare collaborazioni con eventuali sponsor. “I partecipanti erano davvero tantissimi – hanno precisato -. Di conseguenza ci hanno segnalato che, in caso di infortunio o di incidente, avrebbero potuto aprirsi questioni relative alla responsabilità. Quindi sarebbe stato meglio avere alle spalle una struttura più definita per far fronte a ogni necessità”.

A fermare l’iter è stato poi il Covid che, sia nel 2021 che nel 2022, ha impedito anche lo svolgimento dell’evento. Le zone rosse prima e la richiesta di esibire il Green Pass dopo hanno infatti reso tutto più complesso.

Nonostante la difficile situazione, però, i cinque giovani amici avevano comunque preso contatti con alcune realtà e associazioni de territorio per sviluppare una forma di collaborazione che permettesse di far fronte alle questioni di responsabilità connesse all’organizzazione dell’evento.

Il 2023 sembrava, quindi, essere “l’anno buono”, ma questa volta era il contesto ad essere cambiato: “Quando nel 2022 abbiamo rinunciato, ci siamo ripromessi di tentare un’altra volta nel 2023 – hanno continuato Gabriele e Thomas -. Tuttavia, quando ci siamo riuniti a settembre, non abbiamo più trovato il supporto da parte delle associazioni che in precedenza si erano dimostrate disponibili. Per questo motivo e per altri interni al gruppo, con grande rammarico abbiamo dovuto cancellare “L’Alba” del 2023″.

“Avremmo voluto inserirla in un contesto di più ampia valorizzazione del territorio, ma non abbiamo avuto sostegno – hanno aggiunto -. Non è che non abbiamo più voglia. Ci abbiamo sempre messo anima e cuore, ma sono successe una miriade di fatti, interni e esterni al gruppo, per cui  attualmente non siamo nelle condizioni per strutturare diversamente questa cosa che comporta una presa di responsabilità grande per cinque persone che dietro non possono contare su altro tipo di sostegno. Abbiamo cercato di costruire una struttura che poggiasse sul territorio perché il San Primo fosse valorizzato, abbiamo cercato di coinvolgere rifugi e associazioni, ma non ci siamo riusciti quindi sono nati tanti dubbi e tanti “ma” che prima probabilmente non vedevamo per l’entusiasmo e che oggi ci portano a desistere.”

Nonostante l’amarezza dovuta alla decisione, la speranza non manca: “Uno degli scopi di questa decisione è anche quella di dare un segnale – hanno chiosato Gabriele e Thomas -. Non si tratta di un no definitivo: se dovessero presentarsi le condizioni per poter riproporre questa iniziativa, saremo pronti a farlo”.