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Sparatoria di Asso. Il brigadiere ancora in ospedale, il legale: “Non può stare in carcere”

Miryam Colombo 10 Novembre 2022

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ASSO – “Il brigadiere Antonio Milia si trova ancora in ospedale, sotto terapia. Come difesa, abbiamo conferito l’incarico a due consulenti per svolgere gli accertamenti del caso”. Sono queste le parole con cui l’avvocato Roberto Melchiorre ha dato aggiornamento sulle condizioni del carabiniere che lo scorso 28 ottobre ha ucciso con tre colpi di pistola il luogotenente Doriano Furceri nella caserma di Asso (leggi qui).

Per quanto riguarda le condizioni di salute del militare il legale ha aggiunto: “Attualmente mostra delle problematiche di natura psichiatrica e quindi deve rimanere presso la struttura sanitaria. Considerata la situazione, l’auspicio è che possa poi proseguire il suo percorso in questo ambiente”.

Come sottolineato da Melchiorre, infatti, al momento non ci sarebbe alcuna compatibilità tra le condizioni del brigadiere e il trasferimento in una struttura carceraria: “Sono valutazioni che dovranno fare i medici – ha precisato -, ma allo stato attuale ci appare incompatibile una custodia in carcere“.

Nel frattempo, la difesa ha conferito l’incarico a due consulenti, i professori Giuseppe Sartori dell’Università di Padova e Pietro Pietrini dell’Università di Lucca, per svolgere accertamenti riguardo alle capacità di intendere e di volere, di partecipazione al processo e di azione al momento dei fatti da parte dell’indagato. Una strada intrapresa, secondo quanto riferito dal legale, anche dalla Procura.

Le indagini dovrebbero svolgersi già nelle prossime settimane e, ottenuti i referti da parte degli specialisti, verranno poi stabilite le fasi successive del procedimento.