
PONTE LAMBRO – Una sfida tutt’altro che semplice quella a cui ha deciso di aderire il pontelambrese e ciclista non professionista Fabio Caravaglios, una Epic Challenge promossa da Vodafone Foundation, azienda per la quale lavora, che prenderà il via nei primi giorni di settembre e che sarà composta da 5 giorni in bicicletta sulle Alpi francesi, precisamente vanterà un percorso da 15.000 metri di dislivello che andrà da Grenoble a Nizza.
Grande forza di volontà e grande impegno caratterizzano la scelta di partecipazione del cinquantenne di Ponte Lambro, ma soprattutto un obiettivo molto nobile, ovvero quello di contribuire in qualche modo alla salvaguardia del pianeta. Difatti, la Epic Challange andrà di pari passo con una raccolta fondi organizzata da due associazioni: la prima per la salvaguardia della fauna in Africa e la seconda per eliminare la plastica nei mari del mondo. (QUI IL LINK DELLA RACCOLTA FONDI).
Facciamo un passo indietro, come è nata la passione per la bicicletta?
La passione per la bicicletta c’è da anni, tra figli e lavoro non ho potuto dedicarle mai troppo tempo, ma a seguito del lookdown ho iniziato a fare molti giri e c’è stata poi la concomitanza con questa iniziativa promossa da Vodafone, per la quale lavoro. Ogni anno circa l’azienda fa partire questa Epic Challange su vari sport, la ciclistica prevede l’attraversamento delle Alpi francesi con tappe tipiche del Tour de France. In 5 giorni faremo questi 15.000 metri di dislivello, per un totale di 500 km di traversata e saremo una cinquantina di dipendenti che parteciperanno alla sfida, in 8 dall’Italia. Mi sento molto fortunato ad avere inoltre trovato un team di preparatori molto valido che fanno parte di Sport4life, i quali, non solo mi aiutano con l’allenamento, ma racconteranno e documenteranno la mia sfida.
Cosa ti ha spinto ad accettare questa sfida e cosa ti aspetti?
La cosa che mi ha spinto è sicuramente far qualcosa per il pianeta e portare più persone possibili verso la sensibilizzazione di questo argomento. Mi aspetto che sia una sfida dura dove personalmente mi metto molto in gioco, sarà inoltre una sfida mentale ma ne ricaverò sicuramente molta soddisfazione. Mi piace, inoltre, l’idea che saremo in 50 colleghi di ogni paese, con tutte le diversità e facenti parte di ogni livello lavorativo all’interno dell’azienda, qui non ci saranno gerarchie ma solo appassionati di bicicletta.
