
ERBA – Tempo di bilanci per la Giunta Airoldi in scadenza di mandato. Cinque anni di lavoro di cui due caratterizzati dall’emergenza Covid, un ‘fuori programma’ che ha inevitabilmente imposto una revisione delle priorità amministrative e rallentato il raggiungimento degli obiettivi prefissati nel 2017 quando Veronica Airoldi ha vinto le elezioni. Nonostante le difficoltà, il bilancio degli assessori è positivo: i cinque anni di mandato che stanno per concludersi verranno probabilmente ricordati come quelli della ‘coesione e dell’unità’ “che hanno portato a risultati importanti, seppur non completi”.

Venerdì mattina gli assessori hanno presentato le loro relazioni di fine mandato, premettendo “un sentito ringraziamento” al sindaco uscente, che ha restituito il pensiero alla sua squadra: “L’obiettivo che ci eravamo posti come amministrazione – ha dichiarato Airoldi – era quello di mettere in efficienza la macchina comunale, penso di poter dire di esserci riusciti, nonostante due anni di pandemia e difficoltà. Credo che in questi cinque anni Erba abbia ripreso il suo ruolo strategico e centrale del territorio, ne sono felice. Fare il sindaco è stata l’esperienza più importante della mia vita e voglio ringraziare la mia squadra di assessori per il supporto costante e costruttivo di questi cinque anni, ma anche i consiglieri comunali di maggioranza e minoranza e i dipendenti comunali”.
A presentare le prime relazioni gli assessori esterni della Giunta Airoldi, Marielena Sgroi (deleghe Assetto e Gestione del Territorio, Riserva Valle Bova, Ambiente, Edilizia Privata, Attività Produttive) e Gianpaolo Corti (deleghe Finanza, Tributi, Polo Catastale, Personale, Programmazione e Controllo, Società Partecipate).

“Tra gli obiettivi raggiunti e i lavori svolti nel corso di questi cinque anni – ha ricordato Sgroi – per quanto riguarda il tema dell’incentivazione per il recupero del patrimonio edilizio esistente, sottoutilizzato e/o dismesso, la città di Erba è stata la prima e tra le poche ad avvalersi della facoltà di aumentare la riduzione degli oneri per gli interventi di ristrutturazione dal 60% all’80% rispetto agli oneri del nuovo e aumentare la percentuale per chi consuma nuovo suolo libero dal 30% al 40% del costo di costruzione”. Sul tema ambiente ricordata poi la Giornata del Verde Pulito, progetto raggiunto grazie alla collaborazione con l’assessorato all’Istruzione e il coinvolgimento delle associazioni del territorio; e gli interventi di tutela dell’assetto idrogeologico della Valle Bova effettuati e ancora in corso. “Ricordo poi il procedimento amministrativo per giungere all’approvazione dell’aggiornamento dello studio del reticolo idrico minore, recepito poi nel Pgt”.

L’assessore alle Finanze Gianpaolo Corti ha parlato di “cinque anni impegnativi”: “Quando ci siamo insediati le casse del Comune erano eccessivamente indebitate ma siamo riusciti a sistemare i conti, facendo molti investimenti e riorganizzando le società partecipate”. Ricordati tra i principali interventi gli aiuti per famiglie e imprese durante il Covid: “Abbiamo sospeso la tassazione e siamo stati tra i primi comuni a farlo, quando ancora non c’erano i ristori del Governo – ha precisato l’assessore – un Comune deve aiutare come può cittadini e attività in difficoltà”.
“Per quanto riguarda il personale comunale, abbiamo avuto un importante turnover, molti dipendenti sono andati in pensione e c’è stato un ricambio generazionale e abbiamo un nuovo dirigente, l’Ing. Martini. L’obiettivo anche in questo senso è stato quello di dare dei servizi sempre più efficienti e questo può avvenire solo con una macchina comunale pienamente operativa e competente, il Comune di Erba lo è”.

Alessio Nava, assessore allo Sport, Digitalizzazione, Semplificazione Amministrativa, Servizi Demografici, Parchi, Smart City e Accessibilità Urbana Sostenibile, ha definito il Comune di Erba “sempre più digitale e sempre più vicino ai cittadini”. “Diversi investimenti sono stati fatti in questi anni sul fronte digitalizzazione – ha detto – a Erba abbiamo portato la carta di identità elettronica, l’Anagrafe unica della popolazione, un nuovo portale informatico che consente ai cittadini di svolgere quasi tutte le pratiche comodamente da casa senza doversi più recare negli uffici. Ci sono poi quegli investimenti che non si vedono come quelli sulla cyber sicurezza, in questi anni abbiamo subito diversi attacchi hacker ma nessuno è mai andato a segno”.
Ricordati poi il potenziamento delle telecamere, la sostituzione dei parcometri in città, l’App parcheggi e l’App municipium. “Entro la fine di quest’anno e l’inizio dell’anno prossimo avremo e altre colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici – ha annunciato – una è già stata posizionata in stazione”.
“Avrei voluto dare di più al settore sportivo – ha concluso Nava – ma come noto è stato pesantemente limitato dall’emergenza sanitaria. Ho però avuto modo di incontrare e parlare con le diverse associazioni sportive cittadine, una realtà bellissima e che va nutrita, speriamo di poter fare di più negli anni a venire”.
A chiudere la rassegna sono stati gli assessori Francesco Vanetti (Lavori Pubblici, verde pubblico, Patrimonio, Cultura) e il Vicesindaco Erica Rivolta (Politiche Sociali e Giovanili, Istruzione).

“Amministrare oggi è sempre più difficile per le poche risorse a disposizione, vorremmo poter dare risposte più immediate ai cittadini ma non sempre riusciamo – ha premesso Vanetti – La pandemia ha ridotto drasticamente quelle che erano le nostre aspettative di lavoro in questo mandato, direi che non siamo riusciti a fare circa il 40% di quello che avremmo voluto. Tuttavia, Erba in questi anni sul fronte culturale ha avuto una vasta e ricca proposta di eventi nei luoghi simbolo della città tra cui la rinnovata Sala Polifunzionale, la nostra Biblioteca è stata punto di riferimento per i giovani e anche le persone anziane, anche durante il lockdown ha continuato a lavorare garantendo sempre il servizio. I prestiti sono aumentati del 20%” ha sottolineato Vanetti.
Per quanto riguarda i lavori pubblici, ricordate le asfaltature per i quali sono stati stanziati oltre 3 milioni di euro in cinque anni, gli interventi alla Puecher e sul patrimonio comunale.

Erica Rivolta, eletta al Senato appena un anno dopo le elezioni, ha mantenuto fino a fine mandato le deleghe ai Servizi Sociali, alle Politiche Giovanili e all’Istruzione: “Deleghe delicate, un lavoro costante e intenso già pre-Covid – ha ricordato – i nostri uffici con la pandemia hanno avuto una pressione pazzesca ma il sistema ha tenuto. Quello che posso dire è che Erba è una comunità coesa e unita, ricca di cultura dell’associazionismo. Questo ha permesso di affrontare anche i momenti più bui di questi ultimi due anni. E’ evidente che di fronte a queste problematiche sociali quello che un Comune può fare è veramente poco rispetto a tutto quello che si dovrebbe, comunque abbiamo lavorato al meglio”.
Dallo sportello psicologico agli aiuti alle persone anziane durante il lockdown, all’assistenza ai disabili, Rivolta ha ricordato gli interventi principali: “Vorrei ringraziare i giovani del Servizio Civile che ci aiutano moltissimo, le associazioni di volontariato, il Consorzio Erbese Servizi alla Persona”. Sul fronte scuola, il vicesindaco ha ricordato l’impegno per tenere aperti tutti i plessi scolastici nonostante il forte calo demografico in città: “Le nostre sono tra le migliori scuole del territorio, vanno preservate e incentivate”. Così come vanno incentivate le politiche giovanili: “Realtà come quelle della stazione sono un vivaio che va nutrito affinché possa divenire un luogo di inclusione e confronto, per tutti – ha ricordato Rivolta – penso che a Erba si sia attivata anche un’importante rete di crescita collettiva che va stimolata”.
L’appello lanciato dalla Senatrice riguarda l’emergenza psicologica crescente: “Questi due anni hanno causato davvero un disagio profondo, soprattutto tra i giovani – ha ricordato Rivolta – il tema deve essere necessariamente affrontato a livello governativo”.
“Vorrei infine dire che sono molto soddisfatta di aver contribuito ad aver portato dei fondi alla mia città – il riferimento è ai contributi per Villa Candiani e la Scalinata del Terragni – il doppio ruolo di Senatrice e assessore è stato fisicamente e mentalmente stancante ma ne è decisamente valsa la pena” ha concluso.