Erba

I volontari di Lariosoccorso ‘sfilano’ a Roma per i 30 anni del 118

Caterina Franci 22 Marzo 2022

Attualità, Erba

ERBA/ROMA – Una delegazione di 18 volontari delle sedi di Erba e Dongo si è recata a Roma per i festeggiamenti organizzati in occasione del Trentennale del 118 lo scorso fine settimana.

Domenica 20 oltre duemila tra soccorritori, medici, infermieri, tecnici e autisti del 118 hanno sfilato in divisa per le vie della capitale. Il corteo è partito da Via della Conciliazione fino ad arrivare in Piazza San Pietro per l’angelus di Papa Francesco. In testa alla marcia uno striscione blu con la scritta “pace” in 17 lingue diverse.

Per l’occasione sono tornate in strada le ambulanze d’epoca, affiancate dai più moderni mezzi di soccorso.

In settimana papa Francesco incontrerà in udienza una ristretta delegazione del 118 e in quell’occasione verrà consegnata al Pontefice la prima copia dell’album che raccoglie centinaia di disegni che i bambni di tutta Italia hanno dedicato agli operatori del soccorso

Lariosoccorso, che ha contribuito alla nascita del servizio 118 a Erba nel 1992, ha voluto essere presente con una propria delegazione di volontari, linfa vitale dell’associazione. È grazie a loro se da oltre trent’anni garantisce alla cittadinanza il servizio di soccorso in urgenza/emergenza 118. Come riconoscimento per la dedizione e l’impegno, specialmente nell’ultimo biennio, Lariosoccorso ha voluto che proprio i volontari fossero protagonisti della celebrazione e avessero l’occasione di trascorrere un weekend nella capitale.

Riportiamo la testimonianza di Simona Veronelli, volontaria Lariosoccorso appena rientrata da Roma:

“Via della Conciliazione era piena dei colori delle divise del soccorso sanitario che ogni addetto al 118 riconosce a prima vista, senza che nessuno gliel’abbia mai insegnato. Il rosso, il giallo-nero (la nostra!), l’arancione e l’azzurro-giallo, divise diverse per un unico sentire, che la pandemia, con tutto l’orrore che ha portato, ha silenziosamente unito più che mai, suo malgrado. Chi era a Roma oggi, una piccola rappresentanza del 118 nazionale, è il popolo che c’è stato nell’emergenza globale del covid-19 e che c’è 24 ore al giorno, 365 giorni l’anno e qualche volta 366. Non possiamo più neanche immaginare un’Italia senza 118. Da 30 anni a questa parte intere generazioni sono nate e vivono pensando che sia qualcosa di scontato, come l’acqua che esce dal rubinetto. Il soccorso sanitario in emergenza e urgenza è invece uno coordinamento organizzato e un dispiego di competenze quotidiano, che spesso va oltre il dovere e il protocollo, richiede empatia ed equilibrio. Oggi ho pensato a quante storie di soccorso ognuno di quei soccorritori ha vissuto, al loro impegno ad affrontarle e mi sono commossa per la forza di un’idea che ha saputo creare tutto questo. A febbraio si sono celebrati i 30 anni del Sistema di Protezionie Civile in Italia, di cui il 118 è una componente indispensabile. Che anno formidabile il 1992,  foriero di nuovi progetti per una società più sicura e non abbandonata a sé stessa. Questo 30° meritava proprio di essere celebrato a Roma ed essere salutato da Papa Francesco, grazie a Lariosoccorso che ci ha consentito di essere lì.”

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