
ERBA – Anche Erba si prepara all’accoglienza dei profughi ucraini in fuga dalla guerra. In attesa di linee guida più definite dalla Prefettura, ieri pomeriggio, lunedì, si è tenuto un primo incontro di coordinamento tra il Comune, la Caritas Ambrosiana, la Protezione Civile e le associazioni di soccorso.
“Si è trattato di un incontro puramente informativo e di confronto – ha fatto sapere il sindaco di Erba Veronica Airoldi – di fatto stiamo aspettando la Prefettura anche per capire esattamente cosa serve e come muoverci. Con i volontari abbiamo iniziato a raccogliere le disponibilità rispetto agli spazi dove effettivamente poter ospitare queste persone, soprattutto famiglie e donne con bambini. Al momento abbiamo molti spazi da destinare ad uso prettamente ricreativo, sugli alloggi va capito cosa si può fare, anche per questo aspettiamo i chiarimenti dalla Prefettura”.
Nei giorni scorsi era anche stata ventilata l’ipotesi di ‘convertire’ la tensostruttura che oggi ospita l’Hub vaccinale anti-Covid di Lariofiere in un centro di prima accoglienza per i profughi ucraini: “Ho parlato con il coordinatore della Protezione Civile Erba Laghi Stefano Casartelli – ha fatto sapere il sindaco – e abbiamo convenuto che la tensostruttura non è adatta per questo tipo di scopo, anche per questione di privacy immaginando mamme con bambini. Forse potrebbe essere utilizzata come spazio ricreativo, anche se in città ne abbiamo di più adeguati”.
Ancora nessun profugo è arrivato in città ma oramai è questione di tempo: “A Erba sono 45 i cittadini ucraini residenti, molti di loro si sono già rivolti al Comune e alla Protezione Civile per capire cosa fare e come muoversi perchè hanno familiari in arrivo dall’Ucraina. Siamo di fronte ad un’emergenza ampia – ha sottolineato il sindaco – le persone in fuga dalla guerra aumenteranno e bisognerà dare risposte anche immediate. Per questo con i volontari abbiamo anche evidenziato la necessità di semplificare il più possibile le procedure di accoglienza”.