Nel 2021 tornano a crescere le imprese in provincia di Como

Caterina Franci 15 Febbraio 2022

Economia/Lavoro

COMO – Complessivamente 48.255 imprese: è il totale di realtà economiche attive a fine 2021 in provincia di Como registrato dai dati della Camera di Commercio. Un dato in crescita per Como (+0,8%) ma anche nella vicina provincia di Lecco (+0,3%) per un ammontare lariano di ben 73 mila imprese e un incremento medio (+0,6%) migliore del dato regionale (+0,3%) e nazionale (-0,2%).

Un segnale importante che conferma la ripresa sul 2020, anno ‘nero’ per le ripercussioni della pandemia sul mondo economico (il dato sulle imprese si era attestato rispettivamente a -0,2% per Como e -0,4% per Lecco)

In Lombardia, solo Monza Brianza, Mantova e Lodi mostrano ulteriori cali delle imprese registrate (rispettivamente -0,8%. -2,1% e -2,3%); Varese, Brescia e Como sono le province che registrano le crescite più significative.

Il 38,9% delle imprese dell’area lariana ha sede legale in uno degli 11 comuni con più di 10.000 abitanti, ovvero, in ordine decrescente di grandezza, Como, Lecco, Cantù, Mariano Comense, Erba, Merate, Calolziocorte, Casatenovo, Olgiate Comasco, Valmadrera e Mandello del Lario: in tutto 28.813 aziende su 73.979.

Nei due capoluoghi di provincia, solo Como evidenzia una crescita di imprese (+1% contro il -0,1% di Lecco). Tra i comuni in provincia di Lecco, anche Mandello del Lario evidenzia una diminuzione del numero di imprese registrate (-0,9%); in crescita i restanti comuni (in particolare Calolziocorte: +1,9%; Merate: +0,4%; Valmadrera: +0,3%).

In provincia di Como, tutti i comuni over 10.000 abitanti evidenziano crescite (oltre alla già citata Como, da sottolineare gli aumenti di Cantù (+1,1%) e Mariano Comense (+0,9%).

Complessivamente, gli 11 comuni considerati hanno registrato un incremento del numero delle aziende pari allo 0,6% (+0,2% i 6 comuni in provincia di Lecco e +0,9% quelli in provincia di Como).

Al 31 dicembre 2021, nella circoscrizione lariana operavano 3.267 imprese agricole (il 4,4% del totale), 23.605 manifatturiere (il 31,9%) di cui 12.843 di costruzioni (17,4% del totale), 16.414 del commercio (22,2%) e 30.693 dei servizi (41,5%).

A Como si evidenzia un peso superiore dei servizi (42,2% contro il 40,1% lecchese), mentre a Lecco risulta maggiore la quota di imprese del commercio (23% contro il 21,8% comasco) e dell’industria (32,5% contro il 31,6%).

Nell’area lariana cresce il numero delle aziende dei servizi (+1,7%, incremento simile a quello medio lombardo, +1,8%, e superiore a quello nazionale: +0,9%) e delle costruzioni (+1,7%, performance decisamente migliore rispetto a quella italiana, +0,8%, e a maggior ragione di quella, lombarda: -0,3%).

Restano stabili i settori agricoltura e industria, mentre è in calo il commercio (-0,3%, contro il -0,9% regionale e il -1,5% nazionale). Quest’ultimo settore evidenzia un calo in entrambi i territori lariani: Como -0,4%, e Lecco -0,1%. Nel lecchese risultano in crescita solo le imprese del comparto dei servizi (+1,4% contro il +1,9% comasco), mentre calano agricoltura (-0,4% contro +0,2%) e industria (-0,7% contro +0,4%). In crescita le aziende delle costruzioni (+2,1% a Como e +0,8% a Lecco.

 

Le imprese lariane gestite da donne sono il 19,6% del totale e crescono rispetto al 2020 in entrambe le province (Como +1,4% e Lecco +1,7%).

Le aziende gestite da stranieri sono invece il 9,9% del totale: dato inferiore sia alla media regionale, sia a quella italiana (pari rispettivamente al 12,9% e al 10,6%). Ciò è dovuto alla quota piuttosto bassa di imprese lecchesi “a capitale estero”: 8,3%, dato che pone la provincia al penultimo posto nella graduatoria lombarda (precedendo solo Sondrio); viceversa, Como evidenzia una quota del 10,8%, superiore a quella nazionale. In entrambi i territori le aziende straniere aumentano rispetto al 2020 (Lario +4,8%: Como +4,7%; Lecco +4,9%