SORMANO – Sembra essere quasi sicuramente dolosa l’origine dell’incendio che nel tardo pomeriggio di domenica è scoppiato ai Piani di Nesso, sotto il Palanzone. L’ipotesi era già stata avanzata per la presenza di diversi punti in innesco: in altre parole, i focolai da cui si è poi propagato l’incendio (che ha distrutto una decina di ettari di bosco) erano localizzati in punti diversi e distanti tra loro, circostanza che farebbe presagire proprio la mano umana dietro al fuoco.
Come appreso in seguito, due persone sarebbero state notate allontanarsi proprio nei pressi di uno dei focolai attivi: sul caso stanno indagando i Carabinieri Forestali di Asso.
Dure parole di condanna erano state espresse dal coordinatore della Protezione Civile Erba-Laghi e dell’Antincendio Boschivo Triangolo Lariano Stefano Casartelli, che domenica e lunedì mattina ha lavorato con gli altri Dos (Direttore delle operazioni di spegnimento) per domare le fiamme: “Sempre la solita storia, delinquenti che bruciano i nostri monti, creando solo danni a tutti noi, mettendo a rischio la vita di chi interviene, distruggendo le infrastrutture di chi in montagna ci lavora”.