Recupero beni confiscati: a Costa Masnaga oltre 280 mila euro per due immobili

viviana 18 Dicembre 2021

Attualità

Tag:

COSTA MASNAGA – “Il recupero dei beni confiscati può e deve rappresentare un volano per l’economia della nostra regione. Abbiamo infatti messo a disposizione per il biennio 2021-2022 altri 4 milioni di euro destinati agli enti locali e al terzo settore per il recupero dei beni confiscati alla criminalità”.

A dirlo è l’assessore regionale Riccardo De Corato  intervenuto al webinar “il sistema di geolocalizzazione dei beni confiscati per gli enti locali e del terzo settore”.

In Lombardia saranno quindi devoluti fondi affinché possano essere riqualificati degli spazi per attività comunali o del terzo settore. Tra i comuni che saranno destinatari del contributo regionale c’è anche Costa Masnaga dove 148.428,00 euro saranno devoluti per un immobile da destinare a sede di associazione di volontariato; mentre 135.000,00 euro saranno per un immobile da destinare a magazzino, ricovero mezzi ed attrezzature per il comando di polizia locale.

Oltre 2,3 milioni di euro investiti da Regione Lombardia per la ristrutturazione dei beni confiscati alla criminalità e assegnati agli enti locali e alle associazioni dal 2019 ad oggi, ha ricordato l’assessore De Corato che ha aggiunto:

“La Lombardia è la quarta regione in Italia per numero di beni immobili confiscati alla criminalità organizzata e annovera sul suo territorio oltre 1.300 unità immobiliari già destinate e oltre 1.900 ancora in fase di gestione”.

De Corato ha anche presentato il sistema informativo ‘Viewer beni confiscati’, divenuto, da poco, pienamente operativo. “A seguito di una fase di sperimentazione – ha detto – a cui hanno preso parte 11 Comuni e 5 associazioni del terzo settore, il sistema è ora pronto per assolvere al ruolo di interlocutore privilegiato dei soggetti istituzionali coinvolti nella gestione dei beni immobili confiscati alle mafie in Lombardia e destinati agli enti locali, nonché agli enti del terzo settore. Mettere a disposizione un nutrito patrimonio informativo geolocalizzato dei beni sottratti alla criminalità organizzata vuol dire agevolare il reimpiego istituzionale e sociale di tali beni”.