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Como. Maxi-sequestro della GdF di prodotti non sicuri e contraffatti

Miryam Colombo 19 Agosto 2021

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COMO – I Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Como, nei giorni scorsi, hanno sequestrato oltre 240.000 articoli tra giocattoli, materiale destinato al settore delle costruzioni e guanti protettivi potenzialmente pericolosi.

Nel corso dei controlli, l’attenzione dei “Baschi Verdi” si è concentrata nei confronti di un maxi-emporio di Como, ove sono stati rinvenuti e sequestrati giocattoli destinati ai più piccoli (in particolare, pistole, cartucce giocattolo e giochi di società) risultati privi del marchio Ce, delle avvertenze di sicurezza, delle informazioni obbligatorie (previste dalla normativa di settore) e delle relative dichiarazioni di conformità, che consentono la libera circolazione degli stessi all’interno dell’Unione Europea.

In particolare, alcuni di tali prodotti (pistole giocattolo), non essendo stati sottoposti a verifiche tecniche previste dalla normativa europea potevano rivelarsi pericolosi per la salute dei consumatori.

Tra la merce in vendita, i “Baschi Verdi” hanno rinvenuto anche materiali utilizzati nel settore delle costruzioni (viteria assortita) e guanti protettivi in plastica, privi delle avvertenze di sicurezza e delle informazioni relative alla tracciabilità dei prodotti come il luogo di origine, di provenienza e di importazione.

Oltre ai prodotti in questione, nello stesso store sono stati rinvenuti anche giocattoli contraffatti raffiguranti, illecitamente, noti personaggi di alcune serie televisive, non conformi agli standards di produzione delle famose case madri.

Al termine dell’attività, il rappresentante legale della società è stato segnalato alla Camera di Commercio di Milano (competente sulla sede legale dell’azienda) per l’irrogazione delle previste sanzioni amministrative che oscillano, rispettivamente, da 1.500 euro a 10.000 euro e da 516 euro a 25.823 euro, mentre il responsabile del punto vendita ove erano stoccati i prodotti contraffatti è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Como.

L’operazione rientra nel quadro di un più ampio piano di intensificazione dei controlli in materia di sicurezza prodotti e contrasto alla contraffazione dei marchi, finalizzato a tutelare la salute dei cittadini e a salvaguardare la libera concorrenza del mercato ovvero tutti i commercianti che operano legalmente sul territorio.