ERBA – A pochi giorni dalla pubblicazione dell’Ordinanza ministeriale che ha dato il via libera alle visite in presenza nelle RSA con il “green pass”, Ca Prina ha emanato il proprio protocollo approvato dal Cda e inviato ad Ats Insubria.
“Siamo felici di poter riaprire alle visite in presenza dei parenti dei nostri ospiti nella consapevolezza dei benefici sul benessere dei nostri ospiti, a partire da lunedì 17 maggio” ha fatto sapere il dottor Giuseppe De Leo, consigliere delegato agli aspetti sanitari.
“Con la collaborazione delle Direzioni Generale e Sanitaria, dei professionali della Fondazione è stato elaborato un protocollo che regola gli accessi dei parenti a incontri con gli ospiti per cinque giorni alla settimana in spazi all’aperto (quando le condizioni climatiche lo consentono) e al chiuso. Questo é possibile perché i nostri ospiti sono tutti negativi da molto tempo per Covid, sono tutti vaccinati, e lo stato di immunità é controllato prima della prima visita”.
“Tutti comunque dobbiamo sapere che il rischio di contagio, seppure diminuito, è sempre possibile. Per questo l’attenzione alle regole di prevenzione è d’obbligo per gli operatori, per gli ospiti e per i parenti in visita” sottolinea De Leo.
La visita è consentita in questa fase di inizio a un solo parente per ogni ospite per 30 minuti, su appuntamento, attraverso ingressi e percorsi ben identificati. I requisiti indispensabili sono: certificato di vaccinazione completa, oppure Certificato di guarigione di pregresso Covid contratto negli ultimi cinque mesi , o esito di tampone molecolare eseguito entro le 48 ore precedenti.
Il visitatore dovrà essere munito di mascherina FFP2 senza valvola, di occhialini di protezione completa o di visiera di plexiglas ( questi due articoli se opportunamente sanificate possono essere riusati). Ca Prina in un’area di vestizione apposita fornirà gratuitamente un camice monouso idrorepellente, guanti, sovrascarpe se la visita è all’ interno. Per alcuni ospiti allettati e in condizioni particolari la Direzione Santaria darà il proprio consenso.
“Firmeremo insieme un documento di corresponsabilità condivisa prescritta dall’ordinanza ministeriale che ci deve far ricordare che la pandemia non è finita e che i nostri comportamenti devono essere sempre corretti. Tutto questo consentirà che a 40 nostri ospiti al giorno di ricevere una vostra visita e che ci sono le premesse che tutti i duecento ospiti nell’arco di cinque giorni vedranno un parente. E’ quello che aspettano ed e’ quello che tutti noi vogliamo” ha concluso il dottor De Leo.
Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito di Casa Prina.