Erba

Erba, over 80 ancora in attesa del vaccino, il sindaco scrive a Regione

Caterina Franci 12 Marzo 2021

Attualità, Erba

Il sindaco di Erba Veronica Airoldi

ERBA – Ancora tantissimi anziani over 80 in attesa della convocazione per il vaccino anti Covid, il sindaco di Erba Veronica Airoldi scrive a Regione e Ats. Una lettera breve, dai toni preoccupati, inviata all’attenzione del Presidente Attilio Fontana e della sua vice Letizia Moratti ma anche al direttore generale di Ats Insubria Lucas Maria Gutierrez e a quello di Asst Lariana Fabio Banfi, nonché, per conoscenza, al presidente del consiglio regionale Alessandro Fermi e al sottosegretario Fabrizio Turba.

“Mi rivolgo a voi in un momento tanto delicato delle nostre vite per segnalare una situazione che come Sindaco di Erba mi trovo ad affrontare quotidianamente senza essere in grado di dare risposte ai miei concittadini – scrive Airoldi -. Credo sia ormai un’evidenza che il sistema di prenotazioni del vaccino per gli over 80 non abbia superato la prova dei fatti. Centinaia di cittadini erbesi anziani e fragili sono in vana attesa di una chiamata o di un sms ormai da settimane. Mi risulta che le convocazioni avvengano a singhiozzo e, inspiegabilmente, non viene data priorità all’ordine di età. Nel frattempo i numeri della pandemia non solo non accennano a diminuire ma aumentano rapidamente, tanto che nel mio territorio ho riscontrato che nella sola giornata di ieri 70 suore anziane ospiti dell’Istituto Suore della Nigrizia, risultano positive al Covid 19“.

“Pur consapevole del fatto che l’emergenza sia cresciuta in queste ultime settimane, avrei bisogno di risposte concrete, perché nella mia veste di Sindaco mi sento investita di una forte responsabilità nei confronti dei mei cittadini a cui personalmente non posso dare risposte. Mi appello pertanto a voi affinché possiate fornire un riscontro immediato a questa richiesta”.

“Come Sindaco sono pronta a fare la mia parte, ma ho l’assoluta necessità che l’istituzione regionale mi supporti unitamente alle decine di colleghi che oggi, come un anno fa, si sentono del tutto impotenti davanti al virus” ha concluso il sindaco.