MILANO – “Una condivisione d’intenti utile e necessaria. Per la mia storia, ma soprattutto per la mia ferma convinzione, ho sempre ritenuto e continuo a ritenere la collaborazione istituzionale un punto di forza per qualsiasi tipo di azione. E davanti a un’impresa così decisiva per il nostro futuro, questa mia convinzione diventa ancora più forte. C’è bisogno del sostegno di tutti per centrare un obiettivo che finalmente ci riporti a una vita normale”.
Così il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha definito l’incontro in streaming con tutti i Comuni della Lombardia per illustrare le linee generali del ‘piano vaccini anti Covid’. All’appuntamento, cui hanno preso parte, con Anci e Upl, i sindaci dei Comuni capoluogo e i presidenti delle Province lombarde, erano presenti anche la vicepresidente e assessore al Welfare, Letizia Moratti, l’assessore alla Protezione Civile, Pietro Foroni, il direttore generale dell’assessorato al Welfare, Marco Trivelli, e Guido Bertolaso, coordinatore del piano.
Proprio Bertolaso ha dettagliato i contenuti di un progetto che ha definito “importante e per il quale è necessario il contributo di tutti, partendo proprio dai singoli territori e da chi, in ogni Comune, può essere d’aiuto per raggiungere il traguardo finale”.
Anche la vicepresidente Moratti ha ribadito come “la macchina regionale si sia messa in moto da tempo per farsi trovare preparata all’appuntamento, definendo in maniera precisa e puntuale i singoli obiettivi”. L’assessore Foroni ha evidenziato che “i volontari della Protezione civile sono già pronti a scendere in campo raccordandosi con tutti gli altri soggetti protagonisti del piano”.
L’incontro condotto dall’assessore regionale al Territorio e Protezione civile, Pietro Foroni, si è focalizzato in maniera particolare sui centri vaccinali diffusi nelle aree più popolate della Lombardia. Grande attenzione è stata data anche alla rete capillare dei medici della nostra regione.
“All’interno di questa operazione, che sarà la più importante campagna vaccinale della storia – ha dichiarato Foroni – il ruolo della Protezione civile e dei suoi volontari sarà cruciale e indispensabile. Per tale motivo, in accordo con il presidente Fontana, l’assessore Moratti e il dottor Bertolaso, abbiamo voluto incontrare tutti i rappresentanti delle associazioni. Il nostro obiettivo è infatti delineare le linee di indirizzo della campagna e definire i contorni del ruolo del sistema regionale di Protezione civile”.
“Un incontro proficuo – ha concluso Foroni – che è servito per gettare le basi di un’impresa ciclopica, come l’ha definita il presidente Fontana. Proprio per questo necessiterà di tutte le migliori forze e sinergie che la Lombardia può mettere in campo”.
Intanto, nella giornata di ieri, 11 febbraio, sono state somministrate le prime dosi di vaccino AstraZeneca nelle Asst dell’Ats della Montagna e al ‘Poma’ di Mantova. Da lunedì 15 febbraio, partiranno in tutto il territorio regionale.
“Sono circa 40.000 le dosi di AstraZeneca giunte nei centri vaccinali delle Ats lombarde che, secondo le indicazioni della struttura del Commissario Arcuri, sono rivolte, al momento, ai soggetti sotto i 55 anni senza alcuna patologia. Saranno dunque somministrate prima a medici, odontoiatri, farmacisti ed altro personale sanitario nell’ambito della Fase 1 bis della campagna anti Covid e successivamente al personale scolastico e Forze dell’Ordine” fanno sapere da Regione.