
ERBA – “Finalmente Ca’ Prina è di nuovo Covid-free e mercoledì abbiamo dato il via alla campagna di vaccinazione”. Con queste parole il dottor Alberto Rigamonti, presidente della Fondazione Giuseppina Prina, ha salutato l’arrivo delle prime dosi di vaccino anti-Covid nella residenza per anziani erbese.
Scortato dai Carabinieri, il primo lotto di 180 dosi è stato consegnato nella giornata di mercoledì scorso e subito somministrato a pazienti e operatori: a ieri, giovedì, già 120 persone hanno ricevuto il vaccino e nei prossimi giorni si procederà a concludere il primo ciclo di vaccinazione.
“In totale la struttura ospita 186 anziani e 200 operatori circa – ha precisato il dottor Rigamonti -. Per ora, quindi, il team di addetti, coordinato dalla dottoressa Martina Elli, ha iniziato a somministrare la prima dose agli ospiti che non hanno mai contratto il virus e che sono stati sempre negativi e ad una parte dei medici e infermieri che hanno aderito firmando il consenso informato”.
Come spiegato dal dottor Rigamonti, una volta sottoposti al trattamento, anziani e operatori vengono tenuti sotto stretta osservazione per circa mezz’ora e poi monitorati nei giorni successivi per verificare l’insorgere di eventuali effetti collaterali che, nel caso del personale di struttura, devono essere segnalati su un apposito questionario predisposto da Ats.
“‘Sicurezza e sorveglianza‘ è il motto che ci sta guidando – ha commentato Rigamonti – e per questo teniamo controllati pazienti e operatori in modo da offrire loro l’assistenza di cui potrebbero aver bisogno: al momento nessuno dei vaccinati ha mostrato particolari effetti collaterali, ma siamo comunque pronti ad intervenire”.

Entro sabato dovrebbe essere quindi conclusa la prima tranche di vaccinazioni, ma il dottor Rigamonti guarda già con ottimismo al futuro: “Confido che nelle prossime settimane ci vengano consegnate le dosi mancanti – ha spiegato -. Nel frattempo, effettueremo, come previsto, il richiamo tra 21 giorni. Ad oggi, tutti gli ospiti della Rsa hanno deciso di sottoporsi al vaccino, mentre ancora qualche operatore non ha dato il proprio consenso. Il prossimo martedì tornerò in struttura per rivolgere un ulteriore appello perché ritengo si possa essere più sereni se tutta Ca’ Prina sarà vaccinata”.
Intanto ieri Asst Lariana ha emesso una nota di aggiornamento sulla consegna dei vaccini alle Rsa del comasco: “Con la consegna delle dosi preannunciate, quindi se i vaccini continueranno ad arrivare nelle quantità e nelle date definite, entro l’11 febbraio sarà possibile ultimare la consegna delle prime dosi alle Rsa del territorio e proseguire nel contempo con la somministrazione e consegna delle seconde dosi – si legge nella comunicazione -. Il 2 febbraio Asst Lariana ha ricevuto 4 vassoi che corrispondono a 4680 dosi di vaccino anti Covid-19. La consegna delle dosi alle Rsa è stata avviata lo stesso 2 febbraio e proseguirà nei prossimi giorni per concludersi – rispetto alle prime dosi – l’11 febbraio, appunto”.
“Il vaccino consegnato ad Asst Lariana è quello della ditta Pfizer-BioNtech, denominato Comirnaty, che prevede la somministrazione di due dosi, a distanza di 21 giorni l’una dall’altra e il rispetto di rigorose procedure per il mantenimento della catena del freddo – conclude Asst -. Al 3 febbraio le prime dosi somministrate da Asst Lariana sono 6.611; altre 2.934 dosi sono state consegnate alle Rsa (24 su 56) e 1.826 ai privati accreditati del territorio (6 su 6)”.