Erba

“Dignità per i lavoratori”, tre erbesi lanciano la petizione

Caterina Franci 30 Gennaio 2021

Attualità, Cronaca, Erba

ERBA – Una petizione sul sito change.org rivolta a Regione Lombardia perché chieda al Governo di variare il Dpcm attualmente in vigore che permette la consumazione di cibi e bevande solo d’asporto.

L’idea è stata lanciata da tre erbesi, firmatarie della petizione “Dignità per i lavoratori”, Elisabetta Aquaro, Caterina Baruffini e Daniela Maria Ratti.

“Chiediamo che venga riconosciuta dignità ai lavoratori, costretti spesso a consumare i pasti della propria pausa pranzo al freddo, per strada o in auto. Ora siamo in inverno ma fossimo anche d’estate cambierebbe poco, col caldo – spiega Elisabetta Aquaro – tutto è nato da una foto pubblicata da Caterina Baruffini che ritraeva proprio alcuni operai mangiare in auto. Abbiamo pensato che era proprio triste e che sarebbe stato bello che almeno ai lavoratori fosse concesso di poter sostare in un ristorante o in un bar il tempo di mangiare, per riposarsi e scaldarsi”.

La petizione recita: “I lavoratori della Lombardia e di tutta la nazione hanno comunque e sempre assicurato i servizi essenziali, quali rifornimenti di generi alimentari e farmaceutici; interventi manutentivi indispensabili per la sicurezza delle infrastrutture quali strade, forniture di energia elettrica, telefonica, idrica; tutti i pubblici servizi quali assistenza sanitaria, sociale, di soccorso, di Protezione Civile, di cui è conosciuta disponibilità e generosità; le prestazioni dei lavoratori autonomi, degli artigiani e di ogni categoria lavorativa che svolge la propria attività quotidianamente”.

“A tutti loro deve essere riconosciuto il diritto di poter usufruire di una pausa pranzo adeguata. Non si può e non si deve negare a un cittadino la possibilità di consumare un pasto caldo all’interno di un pubblico esercizio dopo molte ore di lavoro. Non è ammissibile costringere un qualsiasi lavoratore a consumare il proprio pranzo allontanandosi dal luogo dove si è recato per acquistarlo – essendo vietato il consumo di cibi e bevande in prossimità di un pubblico esercizio – e obbligandolo talvolta a ristorarsi a bordo del proprio mezzo per sfuggire al freddo”.

“Noi tre da sole non abbiamo il potere di poterlo chiedere direttamente al Parlamento, la Regione è l’istituzione più vicina che abbiamo, speriamo possa fare da tramite per questa richiesta. Intanto invitiamo tutti a firmare la nostra petizione per mostrare vicinanza ai lavoratori, non solo lombardi ma di tutto il paese” ha concluso Aquaro.

Qui il link per firmare la petizione