Sciopero metalmeccanici, adesione elevata: “Serve un contratto nazionale”

Caterina Franci 6 Novembre 2020

Economia/Lavoro

COMO – E’ stata elevata l’adesione dei lavoratori metalmeccanici nella provincia di Como allo sciopero nazionale indetto da Fim Fiom Uilm per il rinnovo del contratto di lavoro. Nelle aziende più significative della provincia si è arrivati ad una adesione media del 70%.

A Como era in previsione un presidio unitario di fronte a Confindustria, durante il pomeriggio di ieri, giovedì a sostegno delle ragioni per la ripresa del tavolo della trattativa. Fim Fiom Uilm di Como, alla luce delle misure di sicurezza decise nella giornata di ieri, hanno deciso di revocare il presidio e nella logica della responsabilità non mettere a rischio la salute e la sicurezza dei lavoratori.

I lavoratori hanno scioperato le ultime 4 ore per ciascun turno lavorativo per la difesa dell’occupazione, il rilancio dell’industria metalmeccanica, l’aumento del salario, il miglioramento del welfare, dei diritti, delle tutele la salute e sicurezza, la stabilizzazione dei precari, il riconoscimento delle competenze professionali, la contrattazione dello smart working e della conciliazione tra tempi di vita e lavoro.

Dichiara Caterina Valsecchi Segretaria Generale della Fim Cisl dei Laghi (Como Varese): “Sono trascorsi 12 mesi oggi dalla presentazione della piattaforma, i lavoratori non possono aspettare la fine della pandemia per vedersi rinnovare il contratto. E’ fondamentale dare la garanzia per la salute, per stabilità dell’occupazione ma anche il giusto salario per la messa in sicurezza dell’economia delle famiglie. La ripresa del tavolo di trattative deve avvenire il più presto possibile.”

“La risposta alla mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori metalmeccanici ha messo in evidenza la necessità di un contratto nazionale che riconquisti autorità salariale, per difendere il reddito dei lavoratori e garantire investimenti di qualità nell’industria. I metalmeccanici lottano democraticamente per riaprire la trattativa nazionale” ha aggiunto Luca Conti Segretario Generale FIOM CGIL di Como.

Igor Gianoncelli, della UILM Lario dichiara: “Con la mobilitazione di oggi abbiamo voluto rivendicare la centralità del contratto nazionale, come strumento di tutela minima e universale per tutti i lavoratori. Vogliamo difendere l’occupazione, rilanciare il settore metalmeccanico, da troppi anni dimenticato dai vari Governi, rafforzare il welfare, la salute, la sicurezza e i diritti. Inoltre, abbiamo chiesto l’aumento dei minimi salariali per tutti i lavoratori metalmeccanici, tra i più bassi dell’industria italiana. Vogliamo un rinnovo contrattuale dignitoso che consenta a questo Paese una ripresa rapida ed efficace”.

“La partecipazione allo sciopero nelle aziende del territorio è ovunque soddisfacente – prosegue Gianoncelli -I dati che stanno affluendo dimostrano che le lavoratrici ed i lavoratori sono attenti al tema del rinnovo contrattuale e convinti della bontà delle nostre proposte. I lavoratori hanno la legittima aspettativa di risposte serie ed efficaci ai propri bisogni e hanno compreso che il Contratto lo si difende e lo si conquista nelle fabbriche. Solo facendo un buon contratto, che ridia attenzione, centralità e dignità ai lavoratori della categoria, essi potranno finalmente giocare un ruolo essenziale per lo sviluppo del Paese. Federmeccanica ascolti queste voci, pacate ma risolute”.