Erba

A Robecco sul Naviglio un cippo in onore di don Gerolamo Magni

Miryam Colombo 27 Luglio 2020

Attualità, Erba

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ERBA – È stato inaugurato la scorsa settimana a Robecco sul Naviglio il cippo in onore di don Gerolamo Magni, dal 1959 al 1985 sacerdote della Parrocchia di San Maurizio a Erba. La cerimonia è avvenuta in occasione della Commemorazione delle vittime della rappresaglia nazi-fascista del 20 e del 21 luglio 1944.

Prima di arrivare a Mevate nel settembre del 1959, don Gerolamo Magni rivestì il ruolo di coadiutore nella parrocchia di Robecco sul Naviglio, dove, durante la Seconda Guerra Mondiale, il giovane prete si impegnò a sostegno della Resistenza.

In questo quadro si inserisce il tragico episodio di cui don Gerolamo fu protagonista. Il 20 luglio 1944, il giovane sacerdote soccorse e nascose il partigiano Luigi Valenti, ferito dalle milizie tedesche. Minacciato di morte se non avesse rivelato il nascondiglio del fuggitivo, don Gerolamo si appellò al segreto confessionale e il giorno successivo venne arrestato e inserito nelle liste degli uomini destinati alla deportazione.

In suo aiuto accorse il cardinale Idelfonso Schuster che riuscì a salvare don Gerolamo inviandolo in un Istituto religioso di Cesano Boscone, dove rimase sino alla fine della Guerra.

Proprio in memoria di tali eventi, l’Amministrazione comunale di Robecco sul Naviglio ha dedicato un cippo in onore di don Gerolamo Magni scoperto lo scorso 21 luglio durante la cerimonia di Commemorazione delle vittime della rappresaglia nazi-fascista del 20 e del 21 luglio 1944.

Una notizia accolta con entusiasmo e affetto dai fedeli di Mevate, dove don Gerolamo rimase come parroco dal settembre 1959 al settembre 1985 e dove si ritirò fino al 1990 prima di essere trasferito in una casa di riposo a Milano. Un luogo a cui il sacerdote rimase strettamente legato tanto che nella chiesa di San Maurizio venne celebrato il suo funerale nel 1992.