
ERBA – Giugno è arrivato e con esso, anche se in modo del tutto diverso rispetto a quanto siamo abituati, la fine delle scuole e l’inizio delle vacanze estive. Un tempo di pausa e di riposo che, in situazioni di normalità, sarebbe stato riempito dalle proposte educative e ricreative di centri e oratori estivi.
Sarà possibile svolgere queste attività anche durante l’emergenza Covid-19? Come stanno reagendo scuole e parrocchie per poter garantire questo servizio alle famiglie e, soprattutto, ai ragazzi rimasti chiusi in casa per tre mesi?
“Non ci sarà l’oratorio feriale, ma si sta lavorando per non far mancare la proposta educativa”. Questa la risposta di mons. Angelo Pirovano, parroco di Santa Maria Nascente di Erba, formulata sulla scorta di quanto detto dall’Arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini, che ha ribadito come, nonostante manchino le condizioni per organizzare l’oratorio estivo, non sia comunque possibile “trascurare i ragazzi e gli adolescenti e far mancare a loro una proposta educativa di vita condivisa, di fede praticata, di giorni sereni”.
Come agire, dunque? “L’Arcivescovo chiede di pensare a qualche iniziativa inedita per i ragazzi e gli adolescenti – ha proseguito mons. Angelo Pirovano -. È quello a cui il Consiglio dell’Oratorio già stava pensando da un po’ di giorni. Non sappiamo ancora che cosa si riuscirà a fare. Ci vorrà ancora del tempo. Ma già fin d’ora preme sottolineare una cosa necessaria: come chiede l’Arcivescovo non dovrà essere l’iniziativa solo del sacerdote, ma dell’intera Comunità; sarà perciò indispensabile poter contare su collaboratori volontari adulti, che si facciano carico del dovere della testimonianza educativa nei confronti delle giovani generazioni”.
Nel frattempo, anche a livello decanale si lavora a una proposta: “Stiamo ancora vagliando le diverse possibilità – ha spiegato don Marco Cesana, referente per la pastorale giovanile del Decanato di Erba e responsabile della stessa per l’Unità Pastorale di Lambrugo e Lurago -. Per ora abbiamo pensato alla realizzazione di una piattaforma a disposizione dei coadiutori da cui attingere materiali. A Lambrugo e Lurago, ma anche in altre realtà, si sta poi progettando una collaborazione tra oratorio e comuni per una proposta destinata ai ragazzi delle medie e delle superiori. Il tutto è ovviamente subordinato alla presenza di volontari e stiamo anche valutando di coinvolgere i giovani di 16-17 anni in modo che possano dare una mano come figure complementari, previste anche dal Decreto. In ogni caso, ci atterremo alle linee guida delle Diocesi Lombarde”.
“Al momento stiamo lavorando su questi fronti, ma ci vorrà ancora del tempo – ha concluso don Marco – Riferendomi alla realtà della mia parrocchia, non penso che riusciremo ad avviare la proposta prima della fine del mese di giugno: tanti sono ancora gli aspetti da valutare e, prima di iniziare, dovremo garantire un periodo di formazione per tutti coloro che collaboreranno”.
Sul fronte centri estivi, proprio ieri, venerdì, la Giunta Comunale ha deliberato per l’attivazione dei Centri Estivi dal 29 giugno al 7 agosto 2020. “Saranno accolti 290 bambini – ha dichiarato l’assessore Erica Rivolta – siamo soddisfatti del lavoro che siamo riusciti a fare, non è stato semplice”.
Su questo tema seguirà ulteriore articolo