ERBA – Si è svolto lo scorso 30 aprile il Consiglio Comunale a Erba. La seduta, svoltasi in forma telematica e disponibile sul sito del Comune (QUI il link), ha visto la discussione di diversi punti all’ordine del giorno originariamente inseriti nel Consiglio comunale del 24 febbraio, sospeso con il sopraggiungere dell’emergenza sanitaria.
Tra le varie questioni affrontate anche due interpellanze presentate dal consigliere di minoranza Doriano Torchio (Democrazia Partecipata) e di una interrogazione proposta dal consigliere Enrico Ghioni (PD e Liste civiche di centrosinistra).

Le casette dell’acqua
La prima delle interpellanze protocollate dal consigliere Torchio riguarda la possibilità di installare due nuove casette dell’acqua nel territorio comunale, in aggiunta a quella di via Trieste, collocandole preferibilmente nelle frazioni. Il servizio, stando a quanto riportato dal consigliere, sarebbe infatti particolarmente apprezzato dai cittadini che hanno anche sottoscritto una petizione in merito.
Come precisato da Torchio durante il Consiglio comunale, l’operazione avrebbe riscontri positivi anche per quanto riguarda il tema della riduzione del consumo della plastica.
A rispondere l’assessore Francesco Vanetti: “Premesso che è sempre stato interesse di questa Amministrazione promuovere e potenziare la presenza di distributori dell’acqua, attualmente chiusa a causa dell’emergenza, devo aggiornare comunicando che il nuovo gestore, Como Acqua, ha presentato una richiesta per verificare se fossimo interessati ad avere distributori – ha specificato Vanetti -. Con una lettera data 30 dicembre 2019, abbiamo espresso l’intento di confermare l’attuale punto di via Trieste e abbiamo espresso la richiesta per l’installazione di due nuovi punti di erogazione, uno via Riazzolo a Buccinigo e uno in via Marconi a Arcellasco”.
“Per evidenti ragioni legate all’emergenza, al momento non abbiamo avuto risposta – ha continuato l’assessore -. In ogni caso, attendiamo proposte finali da parte di Como Acqua. Il nostro interesso è messo nero su bianco e speriamo di passare in breve tempo alla fase operativa”.
“Ringrazio l’assessore Vanetti – ha commentato il consigliere Torchio – e se queste sono le intenzioni dell’Amministrazione non posso che dirmi soddisfatto”.

Le problematiche di via Fiume
Al centro della seconda interpellanza presentata dal consigliere Torchio sono invece alcune problematiche riscontrate lungo via Fiume e, in particolare, le numerose buche sui marciapiedi e sul manto, fonti di pericolo per coloro che vi transito come rilevato anche in occasioni di manifestazioni sportive. La seconda interpellanza di Torchio si è conclusa, quindi, con una domanda semplice: “Chiedo se si ha intenzione di porre rimedio alle diverse criticità e con quali tempi di intervento ricordando che certe presenze costituiscono vere e proprie barriere architettoniche”.
“Oltre a problematiche di pericolo diretto – ha aggiunto Torchio durante la seduta – ci sono tante persone che affrontano via Fiume in bicicletta in contromano e sui marciapiedi. Quindi se almeno riuscissimo a eliminare il problema alla base, quello del dissesto dei marciapiedi, verremmo incontro ai desideri alla persone”.
“Settimana scorsa parte dei rattoppi sono stati messi sulla sede stradale – ha continuato il consigliere – Quindi una prima parte di risposta comunque c’è stata e non posso che ringraziare. Ma vorrei avere qualche certezze sul marciapiede, considerando che via Fiume è una strada di accesso alla città”.

A prendere la parola è stato ancora l’assessore Francesco Vanetti: “Questa Amministrazione ha sempre posto al centro delle proprie priorità nelle opere pubbliche la realizzazione di interventi di manutenzione straordinaria, strade e marciapiedi in particolare – ha spiegato -. Penso che sia noto che l’Amministrazione ha deciso di reimmettere le risorse che sono entrate nelle casse comunali per la vendita delle quote Enerxenia per sistemare ex novo strade e marciapiedi con costi di intervento importanti e con tempi che sono legati alla esecuzione e alle procedure delle gare di appalto”.
“Le criticità evidenziate della gara ciclistica sono state riscontrate anche da me e dall’assessore Corti, membro della ciclistica erbese – ha proseguito Vanetti -. Abbiamo ritenuto e fatto delle valutazioni che in realtà abbracciano quanto detto dal sindaco perché via Fiume è una via da riurbanizzare con l’attuazione delle famose aree centrali, che spettano in capo ai privati. Quindi rifare completamente una pavimentazione ammalorata e i marciapiedi sono opere che andranno valutate al momento della presentazione di questi piani attuativi privati. Oggi abbiamo individuato delle opere di fresatura dell’asfalto e di realizzazione di questi rappezzi che vengono realizzati con l’abbassamento del tappetino di usura e una nuova collocazione di bitume a caldo. Si tratta di un rappezzo fatto con un altro criterio. Questi lavori sono stati eseguiti in via Fiume tra il 20 e il 25 aprile”.
Come precisato dall’assessore, le stesse operazioni sono state eseguite nelle vie Turati, Trieste, Licinio, Milano, Don Orione e Alserio.
“Per quanto riguarda i marciapiedi di via Fiume – ha aggiunto Vanetti – la definizione dell’appalto di via Plinio dovrebbe permetterci con una nuova riassegnazione dei lavori, che dovrebbe avvenire entro maggio, un intervento di messa in sicurezza dei tratti evidenziati per riprendere il tappetino di usura senza probabilmente un rifacimento totale, ma comunque con un rappezzo fatto a regola d’arte”.
Riprendendo la parola il consigliere Torchio ha commentato: “Mi dichiaro parzialmente soddisfatto: l’assessore Vanetti mi ha dato delle garanzie e, se poi davvero entro maggio il lavoro verrà eseguito, sarò il primo a chiamarlo per ringraziarlo. Anche se noto una contraddizione rispetto a quanto detto sulle aree dismesse per le quali si augura di vedere presto una soluzione che nessuno vede, però, dietro l’angolo e il fatto di attendere che questo comparto venga sistemato dai proprietari privati per poi metterlo in sicurezza assoluta”.
Disservizi cimiteri comunali
L’interrogazione, come precisato dal consigliere Enrico Ghioni, prende le mosse dal febbraio 2017: “Ho più volte manifestato l’insoddisfazione dei cittadini di alcune zone di Erba che poi si sono ampliate per una manutenzione del tutto carente nei cimiteri cittadini”, ha specificato.
Tali carenze riguarderebbero il diserbo, l’efficienza dell’illuminazione dei colombari e delle tombe, la non cura delle tombe anche storiche che sono presenti soprattutto nel cimitero di Arcellasco dove “alcune tombe starebbero crollando senza che ci siano parenti di riferimento”.

“Prendo atto che forse questa è la prima interrogazione che ha avuto una parziale risposta addirittura prima del Consiglio comunale, originariamente previsto prima dell’emergenza – ha poi aggiunto il consigliere -. In effetti il cimitero di Arcellasco ha avuto un intervento pressoché immediato per la sistemazione delle carenze dell’impianto di illuminazione che oggi sono state sistemate”. La stessa attenzione sarebbe stata riservata ai colombari del cimitero maggiore, dove invece si riscontrerebbero problemi di dissesto nei camminamenti, mentre, come sottolineato dal consigliere, la situazione al cimitero di Buccinigo sarebbe rimasta invariata.
Il consigliere ha quindi proseguito evidenziando il permanere di problemi alla zona di accesso per le persone diversamente abili al cimitero di Arcellasco e criticità nella gestione del diserbo.
“Questa interrogazione, se pur datata febbraio 2020, non mi sembra fotografi una situazione che già allora era in essere – ha commentato l’assessore Francesco Vanetti, chiamato a rispondere -. Sono stati programmati interventi importanti nelle prossime annualità che abbiamo discusso anche nelle variazioni: ci sono 800 mila euro per l’ampliamento del cimitero a Buccinigo e a Erba, ci sono 195 mila euro per le cellette e gli ossari a Erba, ci sono 50 mila euro per la copertura in policarbonato e per le infiltrazioni di acqua al colombaro centrale del cimitero di Erba. In più ci sono interventi che riguardano la sistemazione del parcheggio esterno al cimitero di Crevenna”.
“Nel merito dei punti segnalati, non ci sono disfunzioni ad Arcellasco perché i problemi di illuminazione sono stati risolti in questi primi tra mesi – ha continuato Vanetti – Per quanto riguarda il cimitero maggiore è evidente che prima di mettere mano alle parti elettriche dobbiamo sistemare le infiltrazioni di acqua. Per le aree antistanti i cimiteri, queste ultime sono in ordine ed è stata sistemata anche la questione dello sfalcio dell’erba e della manutenzione del verde. Per quanto riguarda le tombe private, la questione è più complessa e le procedure sono lunghe, ragion per cui i tempi si dilatano. In questi mesi abbiamo avuto altre esigenze, ma sicuramente terremo affronteremo la questione”.
Al termine della risposta, il consigliere Ghioni si è dichiarato insoddisfatto: “La risposta dell’assessore Vanetti pur apparentemente così puntuale mi ripete pedissequamente quanto mi era già stato detto tempo fa – ha commentato il consigliere -. I tempi delle Amministrazioni comunali sono sempre oltremodo lunghi, lo sappiamo, quindi il pensare che un cittadino possa sopportare un disservizio di questo tipo con tempi dilatati e non certi non mi sembra corretto”.