Albese con Cassano

Albese. Dal Comune l’aggiornamento sui contagi, 151 casi totali

Miryam Colombo 16 Aprile 2020

Albese con Cassano, Attualità

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ALBESE CON CASSANO – È arrivato oggi, giovedì, l’aggiornamento sulla diffusione del virus in paese e, in particolare, nelle case di riposo con sede nel territorio comunale. 151 i casi totali.

Come precisato dal Comune sulla propria pagina, la situazione riportata fa riferimento di dati aggiornati comunicati da Ats Insubria. Secondo quanto riferito, dunque, sono i casi totali di contagio sono 151 di cui 7 alla Rsa Ida Parravicini di Persia, 6 a Villa Santa Chiara, 118 alla Villa San Benedetto Menni, 9 casi a domicilio, 4 ricoverati in altre strutture. 7 i decessi finora riscontrati e 14 persone in quarantena fiduciaria domiciliare.

“La situazione presenta senza dubbio numeri importanti – ha scritto l’Amministrazione comunale – Analizzando i dati la gran parte dei casi è inserito in strutture protette. Le 9 persone positive che stanno seguendo l’isolamento a domicilio sono tutti casi originati dalla professione esercitata dai soggetti coinvolti (tutti dipendenti di strutture sanitarie o RSA). Ne consegue che in paese non vi sono casi positivi che possano far pensare ad una origine imprecisata”.

Un pensiero particolare è stato rivolto poi al personale delle strutture: “Resta la preoccupazione per i dipendenti delle varie strutture. Questi soggetti frequentando ambienti con contagiati corrono rischi sia a livello personale, che per la possibilità di coinvolgimento di altri soggetti. Tutte le realtà coinvolte, direttamente contattate, assicurano il rispetto di tutti i protocolli previsti sia per il comportamento interno che esterno alla struttura da parte dei dipendenti. Questo costituisce la principale garanzia per tutti”.

L’Amministrazione comunale ha quindi raccomandato il rispetto delle indicazioni di prevenzione in vigore che comprendono il distanziamento sociale di almeno 1 metro, l’uso della mascherina o di altro ausilio idoneo all’esterno della propria abitazione, la cura nell’igiene delle mani e il contatto con il medico curante in caso di temperatura corporea superiore ai 37,5 °C. In ultimo è stato ricordato come il controllo sul territorio da parte delle forze dell’ordine sia “costante e puntuale”.