Valbrona

Valbrona. Italia e Romania unite nella festa di Martisor

Miryam Colombo 3 Marzo 2020

Attualità, Valbrona

VALBRONA – Un piccolo dono per augurare fortuna e per unire in festa Italia e Romania: questa l’iniziativa lanciata dall’associazione “La Coccinella Viola” di Valbrona che in occasione della festa rumena di Martisor ha regalato i tradizionali “marzolini”.

Una ricorrenza che affonda le sue radici nella notte dei tempi. Ogni anno il 1° marzo in Romania, Moldova e Bulgaria viene celebrata la Festa del marzolino, in romeno “Martisor”, diminutivo di “martie”, che segna l’inizio della primavera e simboleggia la vittoria del bene contro il male, della salute contro la malattia.

Inoltre, il 1° marzo è anche la festa di Dochia, un’antica divinità che ricorda la Grande madre Terra, associata a Diana e Giunone venerate in epoca romana e ad Era e Artemide venerate dai Greci. L’origine del nome del mese di Marzo deriva da Marte che, oltre a essere il Dio della guerra, è anche il dio della fertilità e della vegetazione.

Uno dei marzolini distribuiti in questi giorni a Valbrona

 

In questa occasione, è usanza regalare degli amuleti, i “marzolini”, legati a due fili intrecciati a forma di otto a cui viene attribuita funzione protettiva. Al piccolo amuleto con il nastrino bianco-rosso si aggiunge spesso un messaggio scritto di buon augurio.

Nei villaggi della Transilvania, il martisor rosso e bianco, di lana, era appeso alle porte, alle finestre, alle corna degli animali, ai recinti delle pecore, ai manici dei secchi, per allontanare gli spiriti malefici e per invocare la vita, la sua forza rigeneratrice, evocata dal rosso, il colore della vita stessa.

Il 1° marzo, tutti gli oggettini appesi con un filo rosso e bianco possono diventare un martisor, dopo di che il nastro o addirittura il martisor stesso vengono legati ai rami di un albero da frutta.

Ed è così che questa antica tradizione è arrivata anche a Valbrona dove da qualche giorno l’Associazione culturale italo-rumena “La Coccinella Viola”, con sede in paese, dona a tutti coloro che lo desiderano un piccolo marzolino.

La presidentessa dell’Associazione “La Coccinella Viola”. Sulla camicetta un martisor

A spiegare l’iniziativa la presidentessa Doina Butnaru: “Sono molto fiera delle nostre tradizioni rumene e cerco di promuovere spesso quello che siamo, le nostre feste popolari, il cibo, il costume tradizionale – ha raccontato – “Martisorul” è riconosciuto dall’UNESCO ed inserito nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanità e, per questo, ogni anno il 1° marzo organizziamo una evento tradizionale dedicato a Martisor”.

Quest’anno, però, le limitazioni diffuse per contrastare il Coronavirus hanno rovinato i piani dell’Associazione, che tuttavia non si è scoraggiata e ha reagito con una nuova iniziativa: “In relazione all’evolversi della situazione correlata alla diffusione del Coronavirus in Italia ed in ottemperanza a quanto deciso dalla Regione Lombardia, ho deciso di annullare il consueto evento annuale adottando una modalità di celebrazione un po’ diversa – ha continuato la presidentessa – Per questo abbiamo pensato di regalare degli amuleti portafortuna postando su un gruppo Facebook un link”.

Lanciata la proposta, davvero in tantissimi hanno risposto subito sia in privato che sulla bacheca col desiderio di avere un amuleto e di conoscere meglio le usanze: “Ero felice, emozionata perchè faccio tutto col cuore e le persone rispondono sempre con rispetto e amore – ha aggiunto Doina – Con l’aiuto del personale del ristorante Sala di Valbrona, abbiamo preparato un cestino con i nostri marzolini e diverse persone dopo aver letto il significato dell’iniziativa hanno preso un marzolino per portarlo a casa. Altri hanno chiesto un martisor per la loro badante che è rumena. Questo è un bel gesto di rispetto che fa onore”.

I Marzolini distribuiti dall’Associazione racchiudono inoltre in sé un significato speciale: sono infatti stati lavorati a mano dai bambini dei centri sociali dello Romania, dove Doina ha lavorato in passato come psicologo, che hanno dipinto il logo dell’associazione “La Coccinella Viola”, simbolo anch’essa di fortuna.

“Il Martisor è considerato un amuleto portafortuna, porta amore e protegge dalle malattie – ha concluso Doina – E mai come in questi giorni ne abbiamo bisogno”.