
ERBA – Ha regalato tante emozioni e soddisfazioni l’edizione 2019 del Presepe di Crevenna che con quasi 25 mila visitatori si chiude con un vero e proprio record di presenze. Ieri sera, sabato, una serata di condivisione e allegria presso l’oratorio di Crevenna con oltre 100 persone presenti.
Come testimoniano i commenti lasciati sugli album, sono arrivati dal Nord Italia, da tutta la nazione e anche dall’estero i 25 mila visitatori che hanno percorso le sale di Villa Ceriani Bressi “partendo dalle località di residenza espressamente per visitare il presepe”, come hanno sottolineato i volontari del presepe. Nel numero, anche i 640 alunni di 30 classi delle scuole e i membri di gruppi e associazioni provenienti da tutto il territorio erbese.
La statuina del pescatore che chiude il presepe ha distribuito, dall’8 dicembre al 30 gennaio, 5500 panettoncini, preparati dalla statuina del panettiere, per un totale di 26,5 kg.
I dati dell’edizione 2019 sono stati presentati ieri sera, sabato, in occasione di una serata di festa presso l’oratorio di Crevenna a cui, oltre ai volontari, ai crevennesi, all’Associazione Amici di Lilia, hanno partecipato anche il sindaco di Erba, Veronica Airoldi, e l’assessore alla cultura, Francesco Vanetti.
“È stata l’edizione dei record – ha commentato don Ettore Dubini, vicario della parrocchia di Crevenna – Tantissimi sono stati i visitatori, coinvolti sia attraverso i canali di comunicazione e social sia attraverso il programma di Rai 1 ‘A sua immagine’ con il servizio dedicato al nostro presepe. Oltre alla curiosità per l’aspetto meccanico, è stato grande anche l’interesse per il racconto che ha generato commozione e emozione, ma la vera e propria forza del presepe è stato il gruppo di volontari eccezionali che hanno dimostrato una grande fedeltà e costanza”.

Non solo i numeri, dunque, hanno dato soddisfazione al gruppo: “Ciò che ci ha reso più felici sono stati i commenti delle persone – ha spiegato Angelo Garofoli in rappresentanza di tutto il gruppo degli Amici del Presepe – Più volte abbiamo sentito persone dire agli altri visitatori in fila all’ingresso ‘Portate pazienza, val la pena fare la coda’ mentre altri si sono complimentati e ci hanno ringraziato per averli fatti tornare bambini. Non possiamo che essere contenti di tutto questo, ma voglio sottolineare che nulla sarebbe possibile se non ci fosse questo gruppo di volontari che instancabilmente lavora a testa bassa, ciascuno secondo le proprie capacità e disponibilità di tempo, senza che si generino invidie o gelosie”.

E allora, forse, è proprio questa la vera energia che anima i meccanismi del presepe: la buona volontà e il desiderio di condividere, propri di quella tradizione contadina che il Presepe di Crevenna mostra nelle sue scene e che gli Amici custodiscono e tramandano di anno in anno con la loro presenza.