Erba

Da Crevenna gli aiuti per un’emittente radio lungo il Rio delle Amazzoni

Miryam Colombo 16 Gennaio 2020

Attualità, Erba

ERBA – Continua l’azione di instancabile solidarietà del gruppo degli Amici del Presepe di Crevenna a sostegno dell’associazione Amici di Lilia. Con le donazioni raccolte durante le visite al presepe il gruppo ha infatti contribuito all’attivazione di un’emittente radio per la trasmissione di programmi educativi in campo sociale e sanitario.

Destinatario dell’iniziativa è il popolo degli Indios Sateré-Maué che vivono nei cento villaggi disseminati in un’area indigena di 7.700 km2, lungo il Rio delle Amazzoni. Il referente del progetto è padre Enrico Uggè, missionario del Pime in Brasile dal 1972. Uno dei capi tribù dei Sateré-Maué, Honorato come lo chiamano tutti, nell’ottobre scorso a Roma è stato ricevuto da Papa Francesco nel corso del sinodo per l’Amazzonia.

Per il 2020 padre Enrico Uggè ha proposto un nuovo obiettivo, subito raccolto dagli Amici di Lilia. “Con il pieno consenso e entusiasmo degli indios Sateré – ha comunicato padre Uggè – sto iniziando l’installazione di una emittente radio Fm 87,9 nella Scuola indigena Sao Pedro per coprire il territorio. Sarà un’emittente locale in idioma Sateré. La radio si chiamerà Musuèmpo (Principio della conoscenza) ed è di enorme importanza per unire questo popolo e avere programmi educativi in campo sociale, nella salute, nell’educazione, nell’ecologia e in campo sociale e religioso. Penso a un programma per mamme e bambini per informare e formare perchè hanno tanto bisogno di assistenza sociale e educativa in tutti i campi, per far fronte a un mondo esterno che vuole sopraffarli socialmente, e che sia fatta nella loro lingue arrivando nelle loro case: è anche un appoggio psicologico e spirituale”.

“Per il momento – ha raccontato padre Uggè – abbiamo comprato il trasmettitore e alcuni accessori, anche un vecchio traliccio ancora buono per antenna di 25 metri che dobbiamo sistemare e installare, abbiamo anche il permesso del ministero delle Comunicazioni. Stiamo chiedendo un aiuto per costruire un modesto ambiente di due locali per la redazione e lo studio radio. Questa è un poco la mia letterina che deposito davanti al Gesù Bambino del presepe di Crevenna, che benedico.”

Un’azione condivisa e sostenuta, appunto, anche da don Ettore Dubini e da tutto il gruppo degli Amici del Presepe che da sempre propongono ai visitatori un piccolo gesto di solidarietà a favore degli ultimi e dei più deboli. Da diversi anni con le libere offerte lasciate dal pubblico sostengono le iniziative sociali della parrocchia di Santa Maria Maddalena e in particolare gli interventi che l’associazione Amici di Lilia porta avanti in una zona indigena amazzonica in Brasile, dove si è fatta carico prima di costruire un Centro di Salute materno-infantile e poi di dotarlo di macchinari diagnostici, quali un ecografo e un elettrocardiografo e adesso di sostenerne le normali spese di gestione.

“Con il primo contributo inviato a Natale e sulla base della promessa di sostenere completamente la spesa per la realizzazione – ha aggiunto Tiziano Rizzi, presidente degli Amici di Lilia – padre Enrico Uggè si è già messo al lavoro per avviare i lavori della casetta della futura Radio emittente”.

Naturalmente gli Amici di Lilia continueranno a sostenere il funzionamento del Centro materno-infantile realizzato dall’associazione.
“Il Centro, che si trova a Sateré-Maué, sul Rio delle Amazzoni, – prosegue Rizzi – è dotato di un ambulatorio, del laboratorio di analisi, assicura prestazioni dentistiche, oculistiche, ecografiche e assistenzali alla donna e al bambino durante la gravidanza, dopo il parto e nei primi anni di vita, che altrimenti si sarebbero dovuti recare a Parintins, raggiungibile solo con 12 ore di barca. In precedenza abbiamo realizzato un asilo a Santana, oggi frequentato da 70 bambini, al quale venne aggiunto pochi anni dopo un salone polifunzionale. Per anni l’abbiamo sostenuto, garantendone il funzionamento fino a quando la gestione è stata assunta dalla Diocesi di Macapà e gli insegnanti pagati con il finanziamento dello Stato dell’Amapà.”